PHILIPPE DE VITRY


Philippe De Vitry nacque nel 1291 in una città di nome Vitry in Francia (potrebbe trattarsi di Vitry-en-Artois o di Vitry-en-Perthois)

Si conosce poco sulle sue origini e sulla sua infanzia. Tra le notizie pervenuteci su di lui, si deduce che fosse un "magister" (maestro d'arte) al "Collège de Navarre", oltre che arcidiacono di Brie e canonico in varie chiese francesi.

Nel 1321 circa, entrò al servizio di Luigi I di Borbone, conte di Clermont e, in seguito, fu al servizio dei re di Francia come segretario di Carlo IV. Nominato maestro delle richieste al Parlamento (1340) e maestro delle richieste all'albergo del duca Giovanni di Normandia (1346), nel 1350 svolse una missione diplomatica presso il papa ad Avignone.

L'anno successivo, fu nominato vescovo di Meaux, carica che mantenne fino alla morte. Oltre alle sue funzioni nell'amministrazione reale, fu molto apprezzato dai contemporanei come grande studioso e intellettuale, letterato e musicista.

Morì nel 1361 a Meaux, all'età di 70 anni.

La sua influenza si estese oltre la Francia, poiché alla sua morte Francesco Landini compose il madrigale Si dolce non sono, in cui Vitry è citato. La fama del compositore è dovuta non solo al suo ruolo importante nella sfera politico-culturale, ma anche al suo trattato Ars nova musicae, il quale cita i suoi mottetti come esempi dello stile e delle tecniche compositive del nascente XIV secolo.

La sua importanza, inoltre, è evidenziata dalle due fonti principali contenenti le sue opere superstiti, ossia il Roman de Fauvel (associato alla corte francese) e il Manoscritto di Ivrea (una raccolta di brani composti per la corte papale e la cappella avignonese).

Nonostante la sua fama, poche opere di Vitry ci sono pervenute. Non si possiede nulla dei suoi scritti, se non una sezione del trattato Ars Nova Musicae (1320) a lui attribuito, in cui viene proposta una notazione musicale nuova che usa segni sconosciuti.

Egli promosse l'uso di nuove regole compositive (come nuovi arrangiamenti ritmici), i quali permisero la nascita di uno stile polifonico indipendente dall'Ars Antiqua del XIII secolo.

Gli studiosi attribuiscono al compositore circa 15 mottetti, tutti conservati in un manoscritto savoiardo di fine XIV secolo e nei già citati Roman de Fauvel e il Manoscritto di Ivrea.

I suoi mottetti Adesto e Tribum que, infine, furono oggetto di una diminuzione anonima e ci sono pervenuti tramite il Codex Robertsbridge.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Mottetto a tre voci "In Arboris"


Mottetto a tre voci "Garrit Gallus / In nova fert / Neuma"


Mottetto a tre voci "O Philippe / Servant regem"


Mottetto "Impudenter circumivi"


Mottetto "Vos qui admiramini"


Mottetto "Locus iste"


Mottetto "Cum statua Nabucodonasor / Hugo, Hugo princeps invidie / Magister invidie"


Mottetto "O canenda vulgo per compita / Rex quem metrorum / Rex regum"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, Philippe De Vitry [online]. Ultimo accesso: 21 settembre 2023. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Philippe_de_Vitry

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