ULISSE MATTHEY

Ulisse Matthey nacque nel 1876 a Torino, figlio di Giuseppe Matthey e di Aminta Pedotti. Iniziò lo studio del pianoforte all'età di cinque anni, esibendosi presto nei salotti aristocratici torinesi come bambino prodigio.

Proseguì gli studi presso il liceo musicale "Giuseppe Verdi" di Torino, nonostante l'opposizione paterna. Qui studiò l'organo con Roberto Remondi, proseguendo la sua formazione con Arnaldo Galliera, diplomandosi in organo nel 1900 come candidato esterno presso il Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma.

Ritornato nella sua città natale, il compositore lavorò come organista e maestro di cappella in S. Agostino, dedicandosi anche all'attività concertistica e a quella didattica.

Nel 1901 vinse il concorso per il posto di primo organista del santuario di Loreto e, come da regolamento, iniziò anche la scuola di organo e di pianoforte, attirando numerosi allievi da tutta la regione.

Volendo perfezionarsi ulteriormente, Matthey si recò a Parigi per studiare con Alexandre Guilmant e, nel 1908, si spostò a Milano per studiare contrappunto e fuga con Vincenzo Ferroni.

Nel 1923, il compositore divenne docente di organo al liceo musicale di Torino, dove rimase fino al 1942, anno del suo pensionamento. 

Alla fine del 1944, Matthey si ammalò gravemente, ma riuscì a riprendersi pochi mesi dopo e, nei bienni 1945-1946, tenne i suoi ultimi cinque concerti.

Morì nel 1947 a Loreto.

Formatosi durante l'affermazione del "movimento ceciliano" per la riforma della musica sacra, Matthey fu uno dei maggiori rappresentanti del mondo organistico italiano della prima metà del '900.

Principalmente, si dedicò all'attività concertistica, ma non trascurò l'insegnamento e la progettazione, inaugurazione o collaudo di importanti strumenti. La composizione fu un'attività marginale, coltivata specialmente agli inizi della sua carriera concertistica e poi ripresa negli ultimi anni.

La sua produzione comprende circa 40 composizioni originali per organo, 3 in stile concertante e 20 trascrizioni, ma anche brevi brani vocali per pianoforte solista o con strumenti.

Tra le composizioni per organo, spiccano quelle di grande virtuosismo, ispirate allo stile improvvisativo-toccatistico classico e romantico e concepite per il concerto, come Toccata-carillon, Giga, Toccata-fanfara e Studio di concerto per il pedale.

Si ricordano anche composizioni di carattere mistico-contemplativo, come Armonie lauretane, Invocazione alla Madonna di Loreto, Pastorale e musetta, Egloga ed Elegia.

Le tre opere in stile concertante (Preghiera per organo e archi, Angelus e berceuse per organo, pianoforte e archi e Meditazione in una cattedrale per organo e archi) sono caratterizzate dalla sperimentazione timbrica e dall'innovazione dei tradizionali canoni di scrittura.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Toccata-carillon" per organo


"Studio di concerto per il pedale" per organo


"Elegia" per organo


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Tarrini, Maurizio (2008), MATTHEY, Ulisse in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 46 [online]. Ultimo accesso: 6 luglio 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/ulisse-matthey_%28Dizionario-Biografico%29/

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