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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

GIOVANNI DE' BARDI

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Giovanni Maria de' Bardi, conte di Vernio, nacque nel 1534 a Firenze, figlio Camillo di Filippo Alberto e di sua moglie Argentina di Pier Antonio de' Bardi. Fu educato all'uso delle armi e ricevette anche una solida educazione umanistica. Nel 1562 sposò Lucrezia Salviati, dalla quale ebbe quattro figli e, nel 1592,  Papa Clemente VIII lo convocò a Roma, conferendogli gli incarichi di maestro di camera e luogotenente generale della guardia pontificia. Profondo conoscitore delle letterature classiche ed esperto nelle lingue latina e greca, divenne membro dell'"Accademia degli Alterati" (1574) e, in seguito, dell'"Accademia della Crusca" (1585), dove fu eletto arciconsolo tre anni dopo e rimanendo in carica fino al 1589. In questo periodo, si elaborarono i nuovi statuti e avvennero numerose riunioni in casa Bardi, durante le quali si discuteva anche di musica. Queste riunioni furono il nucleo fondante della "Camerata de' Bardi", la cui

FRIEDRICH KALKBRENNER

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Friedrich Wilhelm Michael Kalkbrenner nacque forse nel 1785 a Kassel (Germania), figlio di Christian Kalkbrenner e di una madre non identificata.  Suo padre fu nominato Kapellmeister di Federica Luisa d'Assia-Darmstadt, regina consorte di Prussia, nel 1786.  Si ritiene che sua madre fosse in viaggio verso Berlino per raggiungere il marito, quando Friedrich nacque. Di conseguenza, la sua nascita non fu registrata e la sua esatta data di nascita non è conosciuta. Il padre di Kalkbrenner fu il suo primo insegnante e, grazie a lui, il ragazzo progredì velocemente. Già a sei anni, suonava un concerto per pianoforte di Haydn alla regina di Prussia e, a otto, parlava fluentemente quattro lingue. Alla fine del 1798, il ragazzo fu iscritto al Conservatorio di Parigi, dove studiò con Louis Adam ( pianoforte e composizione ) e Charles Simon Catel (armonia e composizione). Nel 1799 vinse il secondo premio per pianoforte e, l'anno dopo, il primo premio. Nella seconda metà del 1803, Kalkbren

GIOVANNI BASSANO

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Di Giovanni Bassano, rimangono ignoti il luogo e la data di nascita, oltre che le sue origini e il suo periodo di studi. Si suppone la sua parentela con la famiglia Bassano d'Inghilterra. La prima notizia nota è la pubblicazione della raccolta Fantasie a tre voci (1585), nella quale si descrive come "musico dell'Illustrissima Signoria di Venezia". Solo nella raccolta successiva (1598), si presenta con un titolo più preciso, descrivendosi quale "maestro di musica del Seminario di San Marco". Si conosce pure che egli svolgesse un'attività di strumentista (suonatore di cometto), parallela a quella della musica sacra e che, nel 1607, fu nominato maestro dei concerti, incarico menzionato anche nella sua Musica vaga, et arteficiosa continente Mottetti con Obblighi, e Canoni diversi di Romano Micheli. Anche per la data e il luogo della morte non si hanno notizie.  Fu un compositore seguace dell'indirizzo musicale tipico del periodo di transizione tra rinasc

MARIA HESTER PARK

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Maria Hester Park (nata Reynolds) nacque nel 1760 in una località sconosciuta. Prima di sposarsi, si esibì in quattro apprezzate performance a Oxford, sia al pianoforte che al clavicembalo. La sua prima apparizione pubblica avvenne all'età di 22 anni, nei concerti di Hanover Square: suonò un duetto di Clementi con Jane Mary Guest (1783), un concerto alle "Willis's Rooms" (1784) e, infine, fece un'esibizione come "Mrs. Park" (1791) Dopo il matrimonio a Londra (1787) con Thomas Park, un incisore divenuto antiquario e letterato, si dedicò alla composizione e all'insegnamento. Fu in corrispondenza con Joseph Haydn, il quale nel 1794 le inviò una sua sonata e una lettera di ringraziamento in cambio di due suoi pezzi. Morì  nel 1813  a Hampstead, dopo molti anni di cattiva salute. Di lei, si disse che era "estremamente popolare negli eleganti salotti dell'Inghilterra del XVIII secolo" e che "si guadagnava da vivere componendo il genere d

JEAN HURÉ

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Jean Huré nacque nel 1877 a Gien (Francia). Studiò antropologia, composizione, improvvisazione e musica medievale all'"École Saint-Maurille" di Angers. Dall'età di 12 anni, si esibì come pianista e organista e, all'età di 17 anni, eseguì la sua prima composizione. Pianista virtuoso, effettuò tournée in tutta Europa, riscuotendo notevole successo. Nel 1895 si trasferì a Parigi, dove fu consigliato da  Charles-Marie Widor e Charles Koechlin a studiare al conservatorio locale. Dal 1910, insegnò all'École Normale Supérieure e, l'anno successivo, partecipò alla fondazione della "Società Mozart" di Parigi. Fu anche membro dell'"Associazione dei Compositori Bretoni" dal 1912 al 1914. Nel 1924 fondò la rivista mensile "L'Orgue et les organistes", che diresse fino al 1926 e pubblicò numerose opere sulla tecnica pianistica e organistica.  Fu, inoltre, titolare dei grandi organi delle cattedrali di  Angers, Notre-Dame-des-Blancs-

JUOZAS GRUODIS

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Juozas Gruodis nacque nel 1884 a Rokėnai (Lituania). Le prime conoscenze musicali le ricevette dal padre, falegname e costruttore di strumenti musicali. Studiò alla scuola elementare di Antazavė con Mika Petrauskas e con l'organista P. Lotočkas. Dopo il diploma alla Scuola di Musica di  Rokiškis, lavorò come organista a Raguvele (1901-1902) e a Utena (1903-1905), dove organizzò un coro e un'orchestra amatoriali e tenne concerti serali, nei quali suonava il violino e cantava. Dal 1905 al 1908 fu organista e direttore di coro  a Mintauja e Utena e, dal 1909 al 1914, insieme all'allievo Juozas Karos, fu organista e direttore di coro a  Leliūnai, Kuktiškės e Alanta. Nel 1914 si recò a Mosca per studiare privatamente con Nikolay Ladukhin (armonia) e Alexander Ilyinsky (contrappunto). Nel 1915-1916 studiò teoria musicale con Alexander Iljinskis e Alexander Gediké al Conservatorio di Mosca, oltre a dirigere il coro dell'"Associazione degli studenti lituani". Nel 1916

ANTONIO LOTTI

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Antonio Lotti (nato Antonio Pasqualin) nacque nel 1667 a Venezia, figlio del musicista Matteo Lotti e di Marina Gasparin. A causa del nuovo incarico del padre come maestro di cappella, la famiglia si trasferì a Hannover, dove Lotti trovò accoglienza presso i Gradenigo. La sua formazione musicale si svolse con Giovanni Legrenzi. Grazie a lui e alla famiglia Gradenigo, Lotti divenne dapprima cantore straordinario presso la Confraternita di Santa Cecilia (1687) e, in seguito, contralto alla Cappella  Ducale di San Marco (1689). Lotti si perfezionò ulteriormente con Luigi Fuga, maestro di contrappunto dei cantori di San Marco. Nel 1692 divenne secondo organista presso la Cappella. L'anno successivo, iniziò la sua carriera teatrale al teatro veneziano di Sant'Angelo. La sua prima opera fu Il trionfo dell'innocenza , seguita dal dramma pastorale Tirsi (1697). Nel 1700 gli fu confermata la carica di maestro di cappella presso la Scuola dello Spirito Santo, incarico che deteneva da

VINCENZO UGOLINI

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Vincenzo Ugolini nacque nel 1578 a Perugia, figlio di Giovanni Battista di Vincenzo da Piscille e di Gostanza de Lica. Non si sa chi gli impartì le prime lezioni musicali né chi nel 1592 lo fece entrare nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma come "puer cantus" (ragazzo del coro), incarico che mantenne fino al 1594.  Nella chiesa, studiò con la famiglia del  maestro di cappella  Giovanni Bernardino Nanino ed ebbe tra i suoi compagni Gregorio Allegri. Pubblicò la sua prima composizione (il madrigale Amor, ch'è quel ch'io miro ) nel Secondo libro de madrigali a cinque voci (1509) di Nanino, definendosene "discepolo".  Fu attivo anche come bassus in San Luigi e ottenne il suo primo magistero a Santa Maria dei Monti (1601-1603?). Di certo, fu eletto maestro della cappella liberiana in Santa Maria Maggiore nel 1603, mantendo tale incarico fino al 1609. Nel 1609/1610 passò  alla Cattedrale di Benevento,  al servizio del cardinale Pompeo Arrigoni, al quale de

JOHANN JOSEPH ABERT

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Johann Joseph Abert (anche Jan Josef Abert) nacque nel 1872 a Kochovice (Repubblica Ceca), figlio del maestro muratore Wenzel Abert e della contrabbasista Anna Maria Kratky. All'età di 10 anni, entrò nel monastero agostiniano di Leipa, dove ricevette un'istruzione letteraria per quattro anni. Nel 1846 iniziò a studiare al Conservatorio di Praga, dove ebbe come insegnanti Josef Hrabě (contrabbasso), Johann Friedrich Kittl (composizione) e August Wilhelm Ambros (teoria musicale). Mentre era studente al conservatorio, compose due ouverture (1848 e 1849) e la Sinfonia in Si minore , condotta in occasione del suo esame finale. Nel 1853 fu contrabbassista presso la "Hopfkapelle" di Stoccarda, sotto la guida di Peter Joseph von Lindpaintner. L'anno successivo scrisse la Sinfonia in Do minore e, nel 1856, scrisse la Terza sinfonia in La maggiore, dedicando l' Ouverture del Giubileo all'imperatore Francesco Giuseppe I, che lo ricompensò con un anello di diamanti. D

FRANCESCO ANTONIO URIO

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Francesco Antonio Urio nacque a Milano intorno al 1650. Non si conosce il suo nome di battesimo, essendo che Francesco Antonio fu il suo nome da religioso. Nel 1666 fu ammesso al noviziato nel convento francescano di Assissi, dove ebbe come maestro fra Franceschino d'Assisi. Divenne membro dell'Ordine minoritico conventuale nel maggio dello stesso anno. Urio ebbe il suo primo incarico musicale a Spello (Umbria), dove fu maestro di cappella di Santa Maria Maggiore, incarico che mantenne solo per pochi mesi.  Non è noto dove si recò dopo il 1676, una volta lasciato Spello. Le notizie su di lui riappaiono tre anni dopo, quando divenne maestro di cappella del duomo di Spoleto. Dopo cinque mesi, passò al duomo di Urbino, mantenendo lo stesso incarico. Nel 1688 ritornò ad Assisi e, due anni dopo, fu stampata la sua prima opera, Mottetti di concerto a due, tre e quattro voci con violini e senza , dedicata al cardinale romano Pietro Ottoboni. Nel 1693 si candidò per un posto di diretto

FRANCIS THOMÉ

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François Luc Joseph Thomé (detto Francis Thomé) nacque nel 1850 a Port-Louis (Mauritius) da Félix Thomé e da Mary Robinson. Fu un bambino musicalmente dotato e, all'età di sedici anni, si iscrisse al Conservatorio di Parigi, dove studiò composizione con Jules Duprato e Ambroise Thomas.  Studiò anche pianoforte con Antoine-F rançois Marmontel  e, in seguito, vinse un primo premio in fuga e  un secondo premio in pianoforte e armonia.  Terminati gli studi nel 1870, si dedicò alla composizione e all'insegnamento, facendosi ben presto una reputazione come compositore di musica da salotto. Fu anche critico musicale e, nel 1875, sposò Thècla de Stanckowich, figlia della famosa cantante Anna de Lagrange, dalla quale ebbe quattro figli. Nel 1886 la sua operetta Le Baron Fric fu presentata con successo a Parigi. A quel punto, fu già un veterano del balletto, con Les noces d'Arlequin (1885), che aveva attirato l'attenzione dei parigini. In questo periodo, tuttavia, Thomé si manten

SERGEJ ĖDUARDOVIČ BORTKEVIČ

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Sergej  Ėduardovič Bortkevič nacque nel 1877 a Charkiv (Ucraina), figlio di Edward Bortiewicz e di Zofia Uszy ńska. Fu allievo di Anatolij Ljadov e Karl von Arek al "Conservatorio Imperiale di Musica" di San Pietroburgo. Nel 1900 si traferì a Lipsia per studiare con Alfred Reinsenhauer e Salomon Jadassohn e, due anni dopo, completò gli studi al Conservatorio di Lipsia, conseguendo il diploma e l'onorificenza "Schumann". Ritornato in Russia nel 1904, sposò Elisabeth Geraklitowa e ritornò in Germania, stabilendosi a Berlino, dove iniziò a comporre seriamente. Dal 1904 al 1914, Bortkiewicz visse a Berlino, anche se trascorse le sue estati visitando la famiglia in Russia o viaggiando per l'Europa a tenere concerti. Fu, inoltre, docente al Conservatorio di Klindworth-Schawenka, dove incontrò il vecchio amico pianista Hugo van Dalen, il quale eseguì la prima a Berlino del Concerto per Pianoforte e Orchestra n° 1 op. 16 (1913). Lo scoppio della Prima guerra mondial

MARCO DALL' AQUILA

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Marco dall'Aquila nacque nel 1480 all'Aquila, in Abruzzo. Sembra che si stabilì a Venezia, dove nel 1505 chiese e ottenne un privilegio decennale per la stampa e la vendita di intavolature liutistiche: gli si devono almeno quattro libri importanti, comparsi tra il 1507 e il 1511. Un'altra traccia della sua presenza a Venezia si ritrova in una lettera di Giovanni Spataro all' organista veneziano Marco Antonio Cavazzoni, la quale riferisce di uno scambio di opinioni tra Spataro e Pietro Aaron sui problemi del temperamento relativi a una composizione di Willaert, nel corso della quale Aaron discusse le idee di Spataro con Marco, considerandolo un uomo molto intelligente. Il nome di Marco compare anche nella prefazione di Francesco Marcolini da Forlì di un'antologia di composizioni liutistiche di Francesco da Milano (Venezia, 1536). L'ultima traccia, infine, risale a una lettera di Pietro Aretino a Paolo Manunzio, nella quale viene menzionato come "il mio messe

GERMAINE TAILLEFERRE

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Germaine Tailleferre (nata Marcelle Germaine Taillefesse) nacque nel 1892 a Saint-Maur-des-Fossés (Francia), figlia di Arthur e Marie-Désirée Taillefesse. Iniziò a studiare pianoforte con la madre all'età di due anni e compose brevi pezzi già all'età di cinque anni. Nonostante l'opposizione paterna,  nel 1904  entrò segretamente al Conservatorio di Parigi, iscrivendosi ai corsi di pianoforte e solfeggio. Dopo aver vinto la sua prima medaglia di solfeggio (1906), il padre gli permise di continuare gli studi, senza però finanziarglieli. Tailleferre iniziò così a dare lezioni per mantenersi agli studi. Al conservatorio, nel 1912 incontrò Darius Milhaud, Georges Auric e Arthur Honegger. Vinse i primi premi in contrappunto (1913), armonia (1914) e accompagnamento (1915). Sempre al conservatorio, strinse amicizia con l'arpista Caroline Luigi-Tardeau, al quale dedicò la raccolta di diciotto brevi pezzi Le Petit Livre de harpe de Mme Tardieu (1913-1917). La sua cerchia di amici