JEAN-AMÉDÉE LEFROID DE MÉREAUX

Jean-Amédée Lefroid de Méreaux nacque nel 1802 a Parigi, figlio dell'organista, pianista e compositore Jean-Nicolas Lefroid de Méreaux.

Dopo aver terminato gli studi al "Lycée Charlemagne", il giovane studiò contrappunto e fuga con Antonin Reicha e incominciò la sua carriera artistica, pubblicando diverse opere con l'editore Richault Père.

I primi successi gli fecero ottenere il titolo onorifico di insegnante di musica di Henri d'Artois, duca di Bordeaux. Fu anche insegnante di pianoforte di Madame Récamier ma, dopo lo scoppio della rivoluzione del 1830, si interruppe questo rapporto.

La sua clientela aristocratica si ritirò in provincia e Méreaux decise di recarsi in Belgio e, in seguito, in Inghilterra, dove ebbe come allieva la pianista e clavicembalista Clara Loveday.

Nel 1835 si stabilì a Rouen, dove fu ammesso all'"Accademia delle scienze, belle lettere e arti" nel 1858. Collaborò, infine, con il "Journal de Rouen", scrivendo articoli musicali.

Morì nel 1874 a Rouen (Francia).

Tra le sue opere, si ricordano il lavoro letterario Les clavecinistes de 1637 à 1790: portrait et biographie des célébres clavecinistes e l'opera musicale 60 Études, op. 63. 


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Studio n° 45 in La minore "Scherzo alla Napolitana. Vivacetto", dalla raccolta "60 Studi, op. 63"


Studio n° 24 in Do maggiore "Bravura", dalla raccolta "60 Studi, op. 63"


Studio n° 59 "Elegia", dalla raccolta "60 Studi, op. 63"


"Grande Valzer, op. 52" per pianofofrte


"Inno del mattino, op. 104" per organo o pianoforte


Studio n° 55 in Do minore "Grande fuga d'esecuzione a 2 soggetti e in 4 parti", dalla raccolta "60 Studi, op. 63"


Studio n° 46 in Mi bemolle maggiore "Vivacissimo", dalla raccolta "60 Studi, op. 63"


Studio n° 19 "Saltarello", dalla raccolta "60 Studi, op. 63"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, Amédée Mereaux [online]. Ultimo accesso: 4 settembre 2023. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Am%C3%A9d%C3%A9e_M%C3%A9reaux

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