FIKRET AMIROV


Fikret Amirov nacque nel 1922 a Shusha (Azerbaigian), figlio del musicista e compositore Mashadi Jamil Amirov e di sua moglie Durdane Amirova. Dopo la morte del padre (1928), il peso della casa ricadette su di lui, all'età di soli sei anni.

Egli cercò di proseguire il percorso artistico del padre, nonostante le difficoltà vissute, riuscendovi in pieno. Iniziò a partecipare alle "Olimpiadi della creatività infantile" con la sorella a Ganja, accompagnandola nella danza mentre lei cantava canzoni popolari azere.

Nel 1939 conseguì il diploma della scuola secondaria di musica e quello di istruzione generale. Dopo gli studi secondari, si iscrisse al Conservatorio di Baku, dove studio con Uzeyir Hajibenov (fondamenti di musica popolare azerbaigiana), iniziando anche a scrivere le prime composizioni in questo stile.

Nel 1941, Amirov fu arruolato nell'esercito. Da alcune fonti, si seppe che in questo periodo, egli soffrì di una grave ulcera allo stomaco ma, una volta ripresosi, organizzò e diresse un ensemble di musicisti e imparò a suonare il mandolino.

A causa della sua malattia, il giovane fu congedato l'anno successivo. Arrivato a Ganja, si stabilì qui per un anno, lavorando alla "Filarmonica di Stato" della città, dirigendo una scuola di musica, collaborando con il direttore principale del "Teatro Drammatico" Mehdi Mammadov e scrivendo musica per il teatro.

Tuttavia, il desiderio di completare la sua formazione lo fece ritornare a Baku, dove continuò gli studi al locale Conservatorio. Nel 1943 scrisse il poema sinfonico In memoria degli eroi della Grande Guerra Patriottica, dedicato all'amico Mammad Israfilzade, morto in guerra, nel quale espose in musica le sue impressioni e la sua lotta al fronte.

Nel 1945, Amirov scrisse il Doppio concerto per violino e pianoforte e Cangi per l'orchestra di strumenti popolari, insieme a Zulfugar Hajibeyov. Le due opere occupano un posto importante nella storia della musica azera e sono eseguite tuttora.

Nel 1948, il compositore si dedicò all'opera lirica, scrivendo l'opera in un atto La stella, composta come tesi per il diploma di conservatorio. Essa non fu mai pubblicata, ma solo conservata in forma manoscritta. A questa, seguì Elegy per violoncello o pianoforte con contralto, dedicato alla memoria del compositore Asaf Zeynalli. 

Colpito dalla morte del suo maestro Uzeyir Hajibeyli, Amirov scrisse la poesia Dedication Poem to Uzeyir Hajibeyov (1949), destinata all'unisono di violini e violoncelli e due pianoforti. Seguì l'opera Poem-monologue per violoncello e pianoforte, dedicata alla memoria del poeta turco Nazim Hikmet. Per entrambe, il compositore ricevette il "Premio di Stato dell'URSS". 

Nel 1950, Amirov scrisse l'Azerbaijan Suite in quattro parti e, nel 1952, sposò la dottoressa Aida Amirova, dalla quale ebbe due figli e alla quale dedicò il balletto Mille notti (1979), come si deduce dalle parole "Mia moglie - Aida" scritte sul frontespizio della partitura.

Nel 1953, Amirov scrisse l'opera Sevil, che narra il conflitto di opposizione tra due forze sociali opposte, rappresentate dal gruppo di personaggi progressisti (Sevil e i suoi amici) e dal mondo morente (Balashin e il suo ambiente). Anche le due serie di temi musicali legati ai personaggi sono contrastanti fra loro. Nell'opera, in particolare, viene risaltato il leitmotiv che chiama Sevil a svegliarsi.

Sevil è stata la prima opera azerbaigiana scritta in un genere lirico-psicologico su un tema moderno e rappresentò una tappa importante nello sviluppo dell'arte operistica azerbaigiana.

Nel 1961, il compositore creò la sua seconda grande opera, Azerbaijani Capricciosu, come continuazione del tema seriale "Azerbaijian". Si trattava di un'opera dallo spirito nazionale e brillante, distinta per la sua musica molto melodiosa, colorata e temperamentale, ma anche per la tavolozza orchestrale di grande gusto. Si nota anche la presenza di uno "stile barocco orientale".

Al 1968, invece, risale la composizione del balletto Shur, un affresco musicale sull'amore non corrisposto di due giovani. L'opera fu rappresentata in prima assoluta nello stesso anno, presso il "Teatro Accademico dell'Opera e del Balletto dello Stato dell'Azerbaigian".

Nel 1973, Amirov scrisse un altro balletto, La saga di Nasimi, in occasione del 600° anniversario del poeta Imadaddin Nasimi. Esso fu eseguito per la prima volta nello stesso anno, sempre al "Teatro Accademico". 

Due anni dopo, il compositore concepì l'opera Incisioni azerbaigiane, sul tema "Azerbaigian". L'opera si compone di tre parti: nella prima, vi sono leggende sul culto del fuoco, mentre nella terza si riportano in vita le leggende sulle pitture rupestri. Entrambe le parti hanno un suono molto serio e un colore antico, oltre a dare spazio agli strumenti a percussione.

Nel 1976, il compositore creò il poema coreografico vocale I conquistatori del Mar Caspio, presentato in prima assoluta ai partecipanti del "25° Congresso del Partito Comunista" dell'Unione Sovetica.

Nel 1979, il compositore si cimenta nuovamente nel genere del balletto, con la scrittura di Mille e una notte, basato sui racconti de "Le Mille e una Notte".

I sistemi metrici non tradizionali di 8/8, 10/8 e 12/8, presenti nella partitura del lavoro, sono tipici della musica mediorientale e conferiscono particolare varietà alla tavolozza orchestrale. Amirov utilizzò tali ritmi in orchestra e su strumenti a percussione separati, come tamburi, vibrafoni, timpani e assoli.

La prima del balletto ebbe luogo nel 1979 al "Teatro Accademico". Il lavoro fu riproposto anche in altri paesi, dove fu sempre accolto favorevolmente e, addirittura, nel 1980 il compositore ricevette per il successo del balletto il "Premio di Stato dell'URSS" e divenne membro corrispondente dell'"Accademia delle Scienze dell'Azerbaigian SSR".

Nel 1984 il compositore scrisse la sua ultima opera, il balletto Nizami, eseguito sette anni più tardi al "Teatro Accademico", in occasione dell'850° anniversario del poeta persiano Nizami Ganjavi.

Sul tema di Nizami, il compositore partorì un'omonima sinfonia in quattro parti, risalente al 1947, eseguita nella sala intitolata a Ciaikovskij, durante la serata dedicata all'800° anniversario di Nizami. L'opera fu eseguita in Azerbaigian e in molti altri paesi, riscuotendo grande successo.

Tra le opere sinfoniche di Amirov, si ricorda l'opera Ritratti sinfonici, scritta negli anni '70. L'opera si compone di sette parti, ognuna volta a rappresentare in musica le immagini di figure culturali e artistiche azere, come Uzeyir Hajibeyli, Jafar Jabbarli, Bulbul, Samad Vurgun, Huseyn Javid e Niyazi. Nell'epilogo, tra l'altro, si richiama l'inno nazionale dell'Azerbaigian.

Si ricorda anche il poema sinfonico Vagifi (1964), scritto come espressione d'amore per la poesia del poeta azero Molla Panah Vagif. Al 1948, invece, risalgono i mugham sinfonici Shur e Kurdovshari, entrambi eseguiti nello stesso anno sotto la direzione del maestro Niyazi presso la "Filarmonica di Stato dell'Azerbaigian" e, successivamente, nelle sale da concerto di diversi altri paesi.

Nel 1971, Amirov creò il suo terzo mugham sinfonico, Gulustan-Bayati-Shiraz, dedicato agli antichi poeti orientali Sadi e Hafiz. Rispetto ai precedenti, il compositore preserva l'ambiente emotivo generale e le caratteristiche melodico-ritmiche del genere, trattando liberamente la forma e la melodia della composizione.

Dopo aver completato la sua ultima opera, Amirov si ammalò improvvisamente e, con il tempo, la sua malattia si aggravò sempre più. 

Morì nel 1984 a Baku, all'età di 62 anni.

Il compositore creò anche diverse composizioni per pianoforte, riunite nelle raccolte Children's Boards Twelve Miniatures. 

La prima si compone di diverse piccole opere teatrali costruite da una sequenza contrastante e basate su intonazioni popolari, mentre la seconda è costituita sempre da pezzi per bambini, ma utilizza esempi di generi musicali più complessi.

In diversi periodi della sua creatività, il compositore scrisse composizioni per violino, violoncello, pianoforte e strumenti a fiato (oboe, clarinetto, fagotto). Esempi sono il Mugam-poema, la Ballad per violino e pianoforte e il Monologo per violoncello e pianoforte.

Le opere strumentali cameristiche, invece, includono concerti per pianoforte e orchestra, come il Concerto per strumenti popolari (1947), scritto in collaborazione con A. Babayev, il Concerto per pianoforte e orchestra basato su temi arabi (1957), scritto insieme a Elmira Nazirova.

Tra le opere per pianoforte si ricordano due estemporanee Variazioni (1973), una Suite su temi popolari albanesi per due pianoforti (1956) e 20 pezzi per voce e pianoforte. 

La parte principale della produzione creativa del compositore è incentrata sul tema del patriottismo, come testimoniano le canzoni Azerbaigian ellari, Laughing Eller e Goygol. 

Tra le sue canzoni si ricordano anche canti di lavoro, come Uzumçu e Cotton Girls, ma anche canzoni che glorificano l'amore per la vita e la bellezza della vita, come Blue Song, Güleram Gulsen, Baharimsan, Sevdiyim yaridir mini e Aiuta la mia amata. 

Le canzoni di Amirov riflettono anche temi domestici, come in Toy e Laylay. Si ricordano anche le canzoni per bambini, come Bip-beep's song, Train, Our yard, Guzum e Lazy.

Tra gli altri generi, infine, si ricordano quello della musica per film e per spettacoli teatrali. Esempi sono le musiche composte per Shining Roads (1947) di Ilyas Efendiyev o In 1905 (1955) di Jafar Jabbarli. 

Tra le canzoni più famose, tuttavia, vi sono la canzone dell'arabo cieco scritta da Huseyn Javid per il dramma Sheikh Sanan e le musiche scritte per l'opera teatrale Javanshir di Mehdi Huseyn. Altri film per i quali il compositore scrisse la musica furono La vita è bella, mio fratello (1966) di Leonid Agronovich e Singing Lesson (1974) di Rustam Ibrahimbeyov.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Capriccio azerbaigiano" per orchestra


Mugham sinfonico n° 2 "Kürd Ovshari"


Suite "Mille e una notte"


Raccolta per pianoforte "Children's illustrations" (Le illustrazioni dei bambini)


"Danze sinfoniche" per orchestra


Balletto "Nasimi"


NOTE

Mugham: composizione di musica popolare dell'Azerbaigian che unisce la poesia classica e l'improvvisazione musicale in specifiche modalità locali, impiegando il sistema modale. A differenza dei modi occidentali, i mugham sono associati a una raccolta di melodie trasmessa oralmente e di frammenti melodici usati dagli artisti nel corso dell'improvvisazione. Ogni mugham si compone di molte parti e la sua scelta dipende dall'evento specifico per il quale viene eseguito. Nel 2003, l'UNESCO ha riconosciuto questa forma artistica come patrimonio orale e immateriale dell'umanità. Fonte: Wikipedia


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, L'Enciclopedia Libera (versione azerbaigiana), Fikret Amirov [online]. Ultimo accesso: 3 settembre 2023. Disponibile presso: https://az.wikipedia.org/wiki/Fikr%C9%99t_%C6%8Fmirov

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