ANTONIO BERTALI


Antonio Bertali (Bartali o Berthali) nacque nel 1605 a Verona. Si conosce poco della sua prima giovinezza, ma si sa che fu discepolo di S. Bernardi e un ottimo musicista, come evidenzia una lettera di A. Liberati a O. Persapegi.

Dedicatosi allo studio del violino da giovanissimo, presto divenne un eccellente violinista, tanto da diventare famoso anche al di fuori della sua città. Sembra che nel 1623 si trovasse a Vienna e che, l'anno successivo, iniziò la sua attività di musicista presso la corte.

Da una "Resolution" del 1666, si deduce che fu al servizio della casa austriaca per 42 anni, mentre nello "Status particularis Reg. S. C. Maiestatis Ferdinandi II de anno 1636-1667" si trova indicato con il nome di "Bertalay" al 4° posto dei "musici instrumentales" per la sua attività di esecutore di strumenti ad arco e, forse, anche a tastiera.

Nel 1637 divenne strumentista alla "Hopkapelle" viennese e, quattro anni dopo, vice maestro della cappella imperiale diventando, infine, maestro di cappella nel 1649.

A questo periodo, risale la sua più rilevante attività compositiva, tanto che nel 1652 l'imperatore, per dimostrargli la sua stima, lo inviò in missione a Dresda. Godette di un favore duraturo alla corte viennese e dominò il teatro cittadino fino alla morte, avvenuta nella medesima città nel 1669.

Compositore versatile e fecondo, scrisse composizioni sacre e profane, ma la sua fama rimase legata soprattutto all'opera di corte. La sua produzione annovera circa 600 opere (molte perdute), tra le quali cantate, oratori, composizioni religiose e strumentali, opere drammatiche.

Nella Distinta Spezificatione dell'Archivio Musicale per il servicio della Cappella e Camera... di Leopoldo I, figurano molte composizioni sacre per le festività liturgiche, 11 Sonate con trombe solenni, 12 Sonate da camera a 3, 5 e 8 voci, 40 Composizioni morali e spirituali per la camera a voce sola e a più voci con diversi strumenti e 134 Composizioni amorose a 1-8 voci.

Fra le composizioni celebrative, si ricordano il melodramma Le allegrezze del mondo (1631) per le nozze di Ferdinando II con Maria Anna di Spagna, la Missa Ratibonensis per la dieta di Ratisbona (1636), un Requiem per la morte di Ferdinando II e la favola drammatica Theti (1652).

Bertali scrisse anche dei "Reiterballett", una particolare forma di spettacolo molto in voga all'epoca a Vienna, derivata dall'unione della bellezza scenografica teatrale con le reminescenze dei vecchi torneamenti a cavallo. Un esempio è La contesa dei numi ovvero La contesa dell'aria e dell'acqua (1667).

Nel campo dell'oratorio italiano, invece, il compositore scrisse Maria Maddalena e Oratorio Sacro (1663) e La strage degli Innocenti (1665). 

La personalità dell'autore, inoltre, si esprime nella produzione strumentale, in particolare nel genere della canzone, la quale si presenta molto ornata, con impiego di strumenti a fiato e tendente alla sonata a trio, di solito scritta per due violini e tromba. 

Le sonate, invece, sono raffinate ed evolute, caratterizzate da una fusione tematica  e strumentale tra "tutti" e "soli", anticipando le caratteristiche dello stile concertato. Delle sonate, perlopiù in forma bipartita, si ricorda la Sonata a 6 per 2 violini, viola da braccio, 2 viole tenore e organo (o viola da gamba) del 1663.

Tra le composizioni strumentali, infine, si ricordano il Thesaurus musicus trium instrumentorum (1671) e la raccolta Prothimia suavissima sive duodena [...] (1672).



BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Parte II" della raccolta "Prothimia suavissima [...]"




"Missa Resurrectionis" per organo




"Sonata à 3" per due violini, trombone o fagotto e basso continuo




"Ciaccona in Do maggiore" per violino e basso continuo




Sonata à 5 in Fa maggiore "Tausend Gülden"




FONTI BIBLIOGRAFICHE

Meloncelli, Raoul (1967), BERTALI, Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 [online]. Ultimo accesso: 26 agosto 2023. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-bertali_%28Dizionario-Biografico%29/

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