GEORGE PINTO

George Frederick Pinto nacque nel 1785 a Lambeth (Regno Unito), figlio di Samuel Sanders (o Saunders) e dalla violinista londinese di origini italiane Julia Pinto. Egli utilizzò il cognome da nubile della madre per tutta la sua carriera professionale. 

Pinto iniziò a prendere lezioni di musica all'età di otto anni con il musicista e impresario Johann Salomon, rivelandosi un vero e proprio violinista prodigio. Nel 1755, all'età di nove anni, debuttò suonando un concerto per violino di Giovanni Mane Giornovichi al "New Lyceum" di Hanover Square, a Londra.

Nel 1796, Salomon permise che Pinto suonasse un concerto per violino al concerto di beneficenza della signora Salvini. In seguito, fece altre apparizioni del genere a Londra e in altre città britanniche recandosi, forse, anche due volte a Parigi.

Quattro anni dopo, apparve come solista in un concerto di Salomon, accompagnato da John Field, al quale, in seguito, dedicò la Sonata per pianoforte in Do minore (1803), come evidenzia il frontespizio: "Inscribed to his friend John Field".

I suoi Tre divertimenti per pianoforte op. 1 furono pubblicati nel 1801, mentre l'anno seguente fu il turno della sua op. 2, consistente in tre serie di variazioni per pianoforte. Rimane ignoto chi abbia insegnato a Pinto il pianoforte, ma da questo momento in avanti, sembra che sia diventato il suo strumento preferito.

Nel 1803, in occasione dei concerti di Philip Corri a Edimburgo, Pinto lo sostituì e "presiedette alla tastiera". L'anno successivo, iniziò a soffrire di gravi problemi salutistici, ma ciò non gli impedì di comporre e, da allora fino alla sua morte, apparvero diverse sue opere, tra le quali sonate per pianoforte, sonate per violino, una serie di duetti per violino, canzoni e brevi pezzi pianistici.

Un suo concerto per violino risulta oggi perduto, sebbene il manoscritto originale sia stato descritto in un articolo del "Musical World" del 1850. 

Dopo aver interrotto una serie di concerti programmati a Oxford nel 1805, Pinto morì a Londra l'anno successivo, a soli 20 anni, apparentemente di tubercolosi. Alcune sue opere postume furono completate da Samuel Wesley e Joseph Woelfl.

Fu suggerito che i numerosi riferimenti alla "dissipazione" di Pinto da parte dei suoi contemporanei possano essere allusioni alla sua omosessualità. 

La sua musica fu dimenticata dopo la sua morte e, solo negli anni '60 del secolo scorso, si riaccese un interesse per le sue opere. Secondo il musicologo Nicholas Temperley, le opere pianistiche di Pinto contengono "sorprendenti anticipazioni di Beethoven, Schubert e persino Chopin" e che "solo Schubert stesso scrisse canzoni più sorprendenti prima dei 20 anni".

Infine, il compositore Geoffrey Rush disse della sua Sonata per violino in Sol minore che è "appassionata nello stato d'animo, cogente nell'argomentazione e piena di splendida invenzione tematica".


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Sonata per violino n° 1 in Sol minore


Grande Sonata in Mi bemolle maggiore, op. 3 n° 1


Sonata per pianoforte in Mi bemolle maggiore


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, George Pinto (composer) [online]. Ultimo accesso: 5 gennaio 2023. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/George_Pinto_(composer)









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