VINCENZO UGOLINI

Vincenzo Ugolini nacque nel 1578 a Perugia, figlio di Giovanni Battista di Vincenzo da Piscille e di Gostanza de Lica.

Non si sa chi gli impartì le prime lezioni musicali né chi nel 1592 lo fece entrare nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma come "puer cantus" (ragazzo del coro), incarico che mantenne fino al 1594. Nella chiesa, studiò con la famiglia del maestro di cappella Giovanni Bernardino Nanino ed ebbe tra i suoi compagni Gregorio Allegri.

Pubblicò la sua prima composizione (il madrigale Amor, ch'è quel ch'io miro) nel Secondo libro de madrigali a cinque voci (1509) di Nanino, definendosene "discepolo". 

Fu attivo anche come bassus in San Luigi e ottenne il suo primo magistero a Santa Maria dei Monti (1601-1603?). Di certo, fu eletto maestro della cappella liberiana in Santa Maria Maggiore nel 1603, mantendo tale incarico fino al 1609.

Nel 1609/1610 passò alla Cattedrale di Benevento, al servizio del cardinale Pompeo Arrigoni, al quale dedicò le Sacrae cantiones quae vulgo motecta appellantur a otto voci (1614).

Nel 1615 pubblicò a Venezia due libri di madrigali a cinque voci, rispettivamente dedicati al cardinale Scipione Borghese e al cardinale Montalto. In tali raccolte, si ritrovano componimenti poetici rari, presi dal Giardino de' madrigali (1593) di Maurizio Moro, dalle Rime (1593) di Leandro Bovarini e dalla Raccolta d'alcune rime di scrittori mantovani di Eugenio Cagnani (1612).

Dal 1616 al 1620 fu maestro di cappella della chiesa di San Luigi dei Francesi. In questo periodo, pubblicò quattro libri di Motecta sive sacrae cantiones in festis moribus et sanctorum totius anni a 1, 2, 3 e 4 voci con l'organo, dedicati rispettivamente all'auditore della Sacra Rota Francesco Ubaldi, al marchese Valerio Santacroce, a monsignor Ottavio Corsini e al cardinale Alessandro Orsini.

Ugolini fu anche attivo in diverse confraternite, quali l'arciconfraternita di Santa Maria del Pianto e la confraternita della SS. Trinità dei Pellegrini, oltre che in quella di Santa Maria di Monserrato.

Dal 1620 fu coadiutore del maestro della cappella Giulia in San Pietro, Francesco Soriano e, nello stesso anno, divenne anche tenore. Alla morte di Soriano, divenne direttore.

Per la nomina del cardinale Borghese alla carica di arciprete della basilica vaticana, scrisse il mottetto Exultate omnes a dodici voci. Risalgono a questo periodo anche gli undici "dialoghi" liturgici, inclusi in una raccolta custodita attualmente in una biblioteca privata di Perugia.

Nel 1625 compose la sequenza Lauda Sion a otto voci per la processione del Corpus Domini, vari brani a quattro, cinque, sei e otto voci "per la processione della visita delle 4 chiese" e le Litanie della Madonna a otto voci.

Nel 1631 fu ancora maestro di cappella in San Luigi e, sette anni dopo, morì.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Mottetto "Beata Es, Virgo Maria"


Mottetto "Quae est ista"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Ciliberti, Galliano (2020), UGOLINI, Vincenzo in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 97 [online]. Ultimo accesso: 24 gennaio 2023. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-ugolini_%28Dizionario-Biografico%29/




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