FRIEDRICH LUDWIG ÆMILIUS KUNZEN

Friedrich Ludwig Æmilius Kunzen nacque nel 1761 a Lubecca (Germania), figlio del pianista virtuoso Adolph Carl Kunzen.

Iniziò a comporre fin da bambino, ma il padre si oppose al suo desiderio di diventare un musicista e il giovane, in seguito, si lamentò della scarsa educazione musicale ricevuta in casa.

Dopo la morte del padre, nel 1781 Kunzen si recò a Kiel per studiare legge all'università coltivando, nel frattempo, il suo interesse per la musica. Diventò amico del musicofilo C. F. Cramer, il quale lo associò a varie imprese musicali e lo citò nella sua rivista "Magazin der Musik". 

A casa di Cramer, conobbe J. A. P. Schultz, direttore del teatro di corte di Rheinsberg, il quale gli consigliò di abbandonare gli studi universitari e di dedicarsi completamente alla musica. Allora Kunzer aveva finito di comporre una raccolta di Geistliche-Lieder per J. A. Cramer e stava terminando la musica di scena per l'opera Hermann und die Fürsten di Klopstock.

Il suo primo lavoro danese fu la musica per la cantata funebre di Rahbek per il conte Otto Thott, seguita dalla raccolta Viser og lyrische Sange (1786).

Diede anche lezioni di canto e pianoforte, esibendosi come pianista virtuoso nella "Società Armonica" e, nel 1877, diresse i concerti aristocratici al "Palazzo Schimmelmann". Nel Capodanno del 1789, invece, pubblicò la raccolta Zerstreute Compositionen für Gesang und Clavier e debuttò anche come compositore drammatico con Holger Danske di Baggesen.

Nel 1791, il compositore divenne direttore musicale al Nuovo Teatro di Francoforte sul Meno e, inoltre, scrisse la famosa cantata La vendemmia.

Al termine del suo impegno triennale a Francoforte, si unì al Teatro di Praga, dal quale si dimise nel 1795 a causa di una malattia, ritornando definitivamente in patria.

Al suo ritorno a Copenaghen, scrisse l'opera Il segreto, la rielaborazione de La vendemmia (1796) e le opere La danza del drago (1797) ed Erik Ejegod (1798). Seguirono l'oratorio La resurrezione (1796), la musica per l'inno di Baggesen Alleluia della creazione (1797) e alcune composizioni minori.

In collaborazione con Baggesen, scrisse l'opera Arpa di Ossian ma, a seguito di disaccordi, i due si separarono. Kunzen, tuttavia, completò l'opera e la fece apparire a Vienna e ad Amburgo, all'insaputa di Baggesen.

Parte del lavoro fu riciclato da Kunzen nella canzione Kjærlighed paa Landet (1810), un pasticcio che includeva alcune vecchie opere del periodo berlinese, come Der dreifache Liebhader e Die böse Frau. 

Nessuna opera teatrale successiva a Erik Ejegod ottenne un successo simile a questa ma, nonostante ciò, il compositore continuò a scrivere per il teatro, componendo le opere Naturens Røst (1799), Mia nonna (1800) e Il ritorno a casa (1802).

A queste, seguirono le musiche per la commedia lirica di Sander Eropolis (1803), per il dramma Gli ussiti (1806) di Kotzebue e per la commedia patriottica Gyrithe (1807), nonché il pezzo canoro Gli ussari a Frerie (1813).

Delle sue numerose cantate e simili, oltre a quelle citate, solo Skabningens Halleluja rimase nota nei decenni successivi.

Nel 1809, Kunzen divenne professore e fu ammesso all'"Accademia svedese di musica". Morì nel 1817, a causa di un ictus.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Sinfonia in Sol minore" per orchestra


Ouverture n° 2 in Re maggiore


"Sonata in Do diesis minore" per clavicembalo


"Romanza di Dragedukken", dal vaudeville "Dragedukken"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, Den Frie Encyklopaedi, F. L. Æ. Kunzen [online]. Ultimo accesso: 1 dicembre 2023. Disponibile presso: https://da.wikipedia.org/wiki/F.L.%C3%86._Kunzen

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