ANTONIO CALDARA
Antonio Caldara nacque nel 1670/1671 a Venezia, figlio del violinista Giuseppe Caldara.
Lavorò come cantante della cappella ducale di S. Marco e, dal 1699, fu nominato "maestro di cappella, da chiesa e da teatro" di Ferdinando Gonzaga. Nel 1705, invece, fu a Roma, dove compose diverse composizioni sacre e fece rappresentare alcune opere.
Dopo un breve soggiorno in Spagna, nel 1709 ritornò a Roma, dove lavorò come compositore e maestro di cappella al servizio del principe Ruspoli.
Nel 1717, invece, Caldara si recò a Vienna per lavorare come maestro di cappella al servizio dell'imperatore Carlo, per il quale compose numerose opere e serenate. Accanto al suo regolare incarico, Caldara servì altri principi, ma anche l'arcivescovo di Salisburgo e il conte di Questenberg.
Rilevante fu anche la produzione del compositori per diversi committenti boemi e moravi, per i quali compose molte opere di musica sacra.
Morì nel 1736 a Vienna.
Il suo stile rientra nella tradizione veneziana di Legrenzi e nella tradizione emiliana di Bononcini anche se, nel giro di un ventennio, Caldara passò al primo stile galante.
Una volta giunto a Vienna, però, il suo stile mutò ulteriormente, divenendo più grandioso, più ricco e intenso di suoni e caratterizzato da un contrappunto elaborato. Tra l'altro, abbandonò le "arie senza basso" e si concentrò maggiormente sulla forza drammatica del coro.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
Aria "Mentre dormi, amor fomenti", dall'opera "L'Olimpiade"
Sinfonia in Do maggiore "La Serenissima", per due oboi, due fagotti, due trombe, timpani, violino, archi e basso continuo
"Gloria in Si bemolle maggiore" per solisti, doppio coro e doppia orchestra
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Kirkendale, UU. & Kirkendale, W. (1973), CALDARA, Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 16 [online]. Ultimo accesso: 10 gennaio 2025. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-caldara_%28Dizionario-Biografico%29/
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