ALEKSEY STANCHINSKY
Aleksey Vladimirovich Stanchinsky nacque nel 1888 a Obolsunovo (Russia), figlio di un ingegnere chimico. Già all'età di 5 o 6 anni, il piccolo trascorreva molto tempo al pianoforte e iniziava a comporre.
Successivamente, studiò con Joseph Levin e Konstantin Eiges (pianoforte), Alexander Grechaninov e Sergei Ivanovich Taneyev (composizione) e con Nikolai Zhilyaev (armonia e composizione).
Nel 1907, Stanchinsky si diplomò al Ginnasio di Smolensk e si iscrisse al Conservatorio di Mosca, dove studiò con Konstantin Igumnov (pianoforte), Nikolai Zhilyaev (composizione e strumentazione) e Sergei Ivanovich Taneyev (contrappunto e forma).
Dopo una malattia nervosa dovuta alla morte del padre e alla prossima nascita di un figlio dalla sua amante Elena Bay, nel 1910 il compositore lasciò il conservatorio e si dedicò alla composizione.
Morì nel 1914 a Logachev (Russia).
Il talento di Stanchinsky era di natura melodica, legato alle melodie del barocco e del romanticismo, oltre che alla specificità del materiale popolare russo.
Grazie alla sua audace immaginazione e alla perfezione tecnica nell'uso del contrappunto, Stanchinsky fu uno dei compositori a delineare le tecniche dello stile polifonico del '900.
Egli anticipò le intonazioni ritimiche di Stravinskij e Prokofiev, la struttura armonica e la polifonia di Shostakovich e Bartók, la concezione armonica di Hindemith e le nuove linee diatoniche e neo-folkloristiche. Fu anche il creatore dei nuovi generi pianistici dello schizzo e del preludio-canone.
Nelle sue prime composizioni, come la Sonata in Mi bemolle minore (1906) e nei Preludi (1907), sono rinvenibili elementi della musica di Scriabin, Grieg e Musorgskij.
Le successive opere, invece, presentano metri complessi e asimmetrici e un fraseggio più conciso, annunciandosi come precorritrici del neoclassicismo.
Stanchisky abbandona l'armonica cromatica, accostando strutture tonalmente indefinite, le quali formano uno spazio pandiatonico unificato. Come Stravinskij, il compositore usa corali diatonici, ottave, sedicesime e altri elementi musicali strettamente legati, oltre a melodie basate su motivi popolari russi.
Solo quattro Schizzi furono pubblicate durante la vita di Stanchinsky e altri otto furono pubblicati prima del 1917. La sua musica rimase dimenticata fino agli anni '60 del XX secolo, quando le sue opere ripresero a essere pubblicate.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
"Cinque preludi in forma di canone" per pianoforte
"Sonata n° 1 in Fa maggiore" per pianoforte
"Dodici schizzi, op. 1" per pianoforte
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Wikipedia, L'Enciclopedia Libera (versione russa), Stanchinsky, Alexei Vladimirovich [online]. Ultimo accesso: 7 gennaio 2025. Disponibile presso: https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%A1%D1%82%D0%B0%D0%BD%D1%87%D0%B8%D0%BD%D1%81%D0%BA%D0%B8%D0%B9,_%D0%90%D0%BB%D0%B5%D0%BA%D1%81%D0%B5%D0%B9_%D0%92%D0%BB%D0%B0%D0%B4%D0%B8%D0%BC%D0%B8%D1%80%D0%BE%D0%B2%D0%B8%D1%87
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