GHERARDELLO DA FIRENZE

Gherardello da Firenze nacque probabilmente tra il 1320 e il 1325 a Firenze. Fu battezzato con il nome di Niccolò, come si apprende dal libro di spese della Compagnia dei Laudesi.

Si tratta del primo documento storico che dà notizia del musicista il quale, nel 1343, era impiegato come "chierico in S. Reparata" (l'antico nome della cattedrale di Firenze).

Sempre il medesimo documento lo attesta come "cappellano di S. Reparata" e si deduce che abbia intrapreso la strada del sacerdozio, sancita dall'ordinazione, avvenuta tra il 1343 e il 1345.

Fino al 1351 fu cappellano di S. Reparata, anno nel quale cambiò il suo nome da Niccolò in Gherardello, a seguito del suo ingresso nell'Ordine monastico dei Vallombrosiani. A partire dal 1360, fu anche priore della chiesa francese di S. Remigio.

L'assenza di notizie sulla vita di Gherardello tra la fine del 1362 e i primi mesi del 1363, ne fa dedurre che sia morto in questo periodo o che abbia lasciato la città di Firenze.

Musicista molto noto e apprezzato, Gherardello deve la sua fama alla produzione sacra, della quale restano un Gloria a 2 voci, un Agnus Dei, l'accenno a un Osanna e a un Credo.

Più ampia è la sua produzione profana, consistente in 10 madrigali a 2 voci, una caccia a 3 voci e 5 ballate a una voce, tutte opere contenute nel "Codice Squarcialupi Pal. 87" della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e, in parte, in altri manoscritti di varie biblioteche europee.

I testi sono tutti anonimi, tranne uno del poeta Francesco Sacchetti e due di Niccolò Soldanieri. Lo stile è molto simile a quello della maturità di Giovanni da Cascia, il più antico musicista conosciuto dell'Ars Nova. 

Propri dello stile di Gherardello sono la separazione netta tra sezioni melismatiche e sillabiche, l'attribuzione del testo poetico a entrambe le voci del madrigale e la considerazione di ogni verso come un'unità musicale compiuta, ricorrendo spesso alla cadenza.

La sua unica caccia pervenutaci, Tosto che l'alba a 3 voci, colpisce per la sua verosomiglianza, mentre gli unici due movimenti di messe giuntici sono modellati sullo stile madrigalistico.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Caccia "Tosto che l'alba del bel giorn'appare" per due voci e tenore


Ballata monofonica "L'vo bene a chi voi" per organo portativo, viella e cromorno


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Salvatori, Emanuela (2000), GHERARDELLO da Firenze in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 53 [online]. Ultimo accesso: 23 aprile 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/gherardello-da-firenze_%28Dizionario-Biografico%29/

Commenti