BARTOLOMEO BORTOLAZZI


Bartolomeo Bortolazzi nacque nel 1772 a Toscolano, in provincia di Brescia (Lombardia). 

A malincuore, dovette seguire le orme del padre Domenico per apprendere il mestiere del cartaio. Questo mestiere non piaceva per niente al giovane il quale, invece, era appassionato enormemente di musica, tanto da diventare in brevissimo tempo un ottimo suonatore di mandolino.

Esaltato dal successo ottenuto, Bortolazzi volle portare la sua musica altrove. Ciò fu possibile nel 1790 quando, insieme ai suoi amici chitarristi Bazzano e Lena e al cantore di arie buffe Pietro Ferrari, si recò in vari paesi e città del Nord Italia, tenendo concerti nelle piazze, nelle osterie e nei teatri.

Il successo fu immediato e, non ancora soddisfatti, i quattro si trasferirono in Francia, dove ottennero subito successi e denaro. Spaventati dall'arrivo della Rivoluzione, il gruppo decise di ritornare a Toscolano, per poi subito ripartire per l'Austria.

Fu a Vienna che il compositore conobbe il celebre pianista Colò di Riva il quale, impressionato dal talento del giovane, gli fece intraprendere seri studi letterario-musicali.

Nel 1799 Bortolazzi si trasferì a Londra, forse invitato da una loggia massonica. Qui incontro Johann Nepomuk Hummel, il quale gli dedicò il famoso Concerto per mandolino e orchestra. 

Probabilmente, durante il suo soggiorno londinese (1799-1802), il compositore conobbe diversi celebri musicisti, come il violinista Giovanni Battista Viotti, il tenore e compositore Luigi Asioli e la cantante Giuseppina Grassini.

Nel 1802 Bortolazzi partì per la Germania per tenere una serie di concerti. Tre anni più tardi, il compositore ritornò a Vienna, dove lavorò come concertista solista, compositore e insegnante di mandolino e chitarra.

Morì nel 1845-1846 a Paraíba do Sul (Brasile).


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Tema con variazioni in La maggiore, op. 10 n° 4" per mandolino e chitarra


Sonata per mandolino e pianoforte in Re maggiore, op. 9


Trio per mandolino, flauto e chitarra


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, L'Enciclopedia Libera, Bartolomeo Bortolazzi [online]. Ultimo accesso: 6 aprile 2024. Disponibile presso: https://it.wikipedia.org/wiki/Bartolomeo_Bortolazzi

Commenti