ERCOLE PASQUINI

Ercole Pasquini nacque probabilmente nel 1550 a Ferrara, figlio di genitori non identificati.

Lavorò nella sua città natale per molto tempo, ma non si hanno certezze sulla sua data di nascita né sui termini e sulla natura del suo servizio in città se non che, nel 1583, il suo nome compare in un elenco degli organisti dell'Accademia della Morte di Ferrara.

Nello stesso anno, fu dato alle stampe il "primo e debole parto" del compositore, la "favola boscareccia" I fidi amanti, dedicata a Leonora d'Este per le sue nozze con il principe Carlo Gesualdo.

Nel 1593, invece, il suo nome comparve nel testamento del conte Mario Bevilacqua di Verona, tra i salariati del suo famoso "ridotto" musicale e, nella stessa città, Pasquini risulta organista presso la chiesa "S. Maria in Organo" dal 1592 al 1593.

Nel 1597, Pasquini divenne organista della "Cappella Giulia in S. Pietro" in Vaticano e, sette anni dopo, risultò anche attivo all'organo della chiesa "S. Spirito in Saxia". Nel 1608 fu dismesso dal servizio nella Cappella Giulia, venendo sostituito da Girolamo Frescobaldi. 

Morì nel 1620 a Roma.

Della sua produzione, si ricordano un madrigale "passeggiato", 2 ricercari, 6 serie di variazioni, 11 toccate, 10 canzone, una gagliarda, un balletto e 2 correnti.

Le sue variazioni sull'aria della Romanesca e del Ruggiero e le toccate in stile "seconda prattica" sono le prime composte da un musicista non napoletano. 

L'uso di figure ornamentali strane e bizzare, i passi virtuosistici a due mani, i punti di imitazione ricordano lo stile di Giovanni de Macque e di Giovan Maria Trabaci e, tra l'altro, anticipano lo stile di Frescobaldi.

Tra le toccate, tre sono di "durezze" e una sfrutta l'intervallo melodico di seconda aumentata. 

Le canzoni, invece, mostrano un'elevata maestria contrappuntistica e, in una di esse, il soggetto è un semplice trillo, preparato e risolto. Altre due presentano un intervallo di quarta diminuita, preceduto e seguito da seconde.

Tutte, tranne una, presentano sezioni distinte, di cui una centrale in tempo ternario e con soggetto iniziale variato, in modo da procurare il materiale necessario per le sezioni successive.

Pasquini fu molto famoso in tutta Europa e per molto tempo dopo la sua morte. Non è noto se abbia mai avuto contatti diretti con musicisti napoletani né se abbia mai visitato Napoli, anche se due manoscritti napoletani contengono musiche sue.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Canzona francese" per clavicembalo


"Toccata" per organo, dalla Messa "Hodie Christus Natus Est"


"Partite sopra Ruggero" per organo


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Kenyon, Paul R. (2014), PASQUINI, Ercole in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 81 [online]. Ultimo accesso: 29 aprile 2024. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/ercole-pasquini_%28Dizionario-Biografico%29/

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