THÉODORE BOTREL

Jean-Baptiste-Théodore-Marie Botrel nacque nel 1868 a Dinan (Francia), figlio di un fabbro. Da bambino, visse con la nonna a Saint-Méen-le-Grand, poiché i genitori si erano trasferiti a Parigi.

Da adolescente, si dedicò al teatro amatoriale, recitando in opere teatrali e scrivendo canzoni, tra le quali la prima, Le petit Biniou ("La piccola zampogna"), non ebbe successo.

Decise così di arruolarsi nell'esercito e di lavorare poi come impiegato della compagnia ferroviaria Parigi-Lione-Marsiglia, continuando nel mentre ad apparire sul palcoscenico e a scrivere e interpretare canzoni. Nel 1891 sposò la cantante Hélène Lugton, detta "Léna".

Nel 1895, al posto di un altro spettacolo, eseguì la sua canzone La Paimpolaise ("La ragazza di Paimpol"), riscuotendo enorme successo. La canzone descrive il villaggio di pescatori di Paimpol e la sua gente, che Botrel visitò solo nel 1897, dopo aver scritto la canzone. 

La Paimpolaise ispirò altre canzoni sentimentali, idealizzanti città e regioni bretoni, come Jésus chez les Bretons ("Gesù tra i Bretoni").

Con il sostegno degli intellettuali parigini, nel 1898 fu pubblicata la raccolta di canzoni Chansons de chez nous ("Canzoni bretoni"), la quale fu molto apprezzata e ricevette un premio dall'Académie Française.

Borel decise di abbandonare il suo lavoro di impiegato per diventare un cantautore professionista. Quando non si esibiva a Parigi, viveva a Port-Blanc, trasferendosi poi definitivamente a Pont-Aven.

Diresse la rivista di poesia popolare "La Bonne Chanson" e, nel 1905, fondò a Pont-Aven il primo festival musicale della Bretagna, "La Fête des Fleurs d'Ajonc" (La festa dei fiori di ginestra).

Si impegnò anche nel nascente movimento panceltico, partecipando, insieme a Léna, al "Congresso panceltico di Caernarfon" (1904) come rappresentante bretone.

Egli fu politicamente conservatore, realista e devoto cattolico romano, valori presenti e celebrati nelle sue canzoni successive. Ad esempio, Le Mouchoir rouge de Cholet ("Il fazzoletto rosso di Cholet") parla di un soldato della Chouannerie, la ribellione cattolica realista contro la Rivoluzione francese, che compra il fazzoletto per la sua ragazza.

Botrel si esibì per le truppe nel 1915 e fu un sostenitore entusiasta della causa francese nella Prima guerra mondiale. Rifiutato negli eserciti belga e francese per la sua giovane età, si impegnò scrivendo ed eseguendo canzoni patriottiche. 

Nel 1912 aveva già pubblicato una raccolta di canzoni militari, Coups de Clairon. Dopo il suo rifiuto nel servizio militare, iniziò la pubblicazione mensile "Les chants du Bivouac", contenente canzoni per i soldati. Nel 1915 venne nominato "Chansonnier des Armées" (Bardo degli Eserciti).

Le canzoni patriottiche furono pubblicate anche come poesie per un libro di bambini che promuoveva lo sforzo bellico, Les Livres Rose pour la Jeunesse. Le canzoni belliche di Botrel più famose furono Rosalie (il soprannome della baionetta francese) e Ma P'tite Mimi (su una mitragliatrice). Alcune sue liriche furono tradotte in inglese da G. E. Morrison ed Edgar Preston come Songs of Brittany. 

Nel 1916 morì sua moglie e, due anni dopo, si risposò con Marie-Elisabeth Schreiber, dalla quale ebbe due figlie. Botrel morì nel 1925 a Pont-Aven (Francia).

Non sapendo scrivere musica, Botrel dovette cercare un musicista professionista che gliel'avrebbe trascritta. Inizialmente, gli fu negato il merito della melodia della sua canzone più famosa, scritta da Eugène Feautrier e, in seguito, un altro rivendico il merito di un arrangiamento.

Solo grazie all'intervento della Sociéte des auters, compositeurs et éditeurs, riuscì a insistere per avere un certo credito, attirandosi il risentimento dei musicisti che lo avevano aiutato.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"La Paimpolaise" (La ragazza di Paimpol)


"Le diable en bouteille" (Il diavolo in bottiglia)


"Le couteau" (Il coltello)


"Les coqs d'or" (Il gallo d'oro)


"Jésus chez les Breton" (Gesù tra i Bretoni)


"Le mouchoir rouge de Cholet" (Il fazzoletto rosso di Cholet)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Théodore Botrel [online]. Ultimo accesso: 28 novembre 2022. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Th%C3%A9odore_Botrel











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