HAMMAMIZADE İSMAIL DEDE EFENDI

Hammamizade İsmail Dede Efendi nacque nel 1778 a Istanbul (Turchia). Suo padre, Süleyman Aga, si stabilì a Istanbul dopo aver prestato servizio in Libano e Palestina e fu chiamato "Hammamizade" poiché gestiva un hammam (un complesso termale) a Şehzadebaşı.

Il giovane Dede Efendi frequentò le scuole elementari presso la "Scuola della Lavanderia" e attirò subito l'attenzione per la sua bella voce, diventando ben presto cantante di inni della scuola.

Un giorno, l'Uncuzade Mehmed Efendi lo ascoltò mentre recitava un inno durante una cerimonia scolastica e lo prese subito come allievo. Dopo un periodo di formazione settennale, fu nominato funzionario del "Başdeftarlık" (Ufficio del Revisore dei Conti), frequentando anche i corsi della loggia "Yenikapı Mevlevi".

Nel 1798 si dimise dal suo impiego come contabile e intraprese un'ascesi di 1001 giorni presso la tekke (un luogo sacro per i ritiri spirituali dei musulmani). Durante questo periodo, compose una canzone, molto apprezzata nel palazzo e diffusasi anche in città.

Quando il sultano Selim III venne a sapere che la canzone fu scritta da un giovane derviscio, lo convocò a palazzo, ascoltò il brano e subito lo incluse tra i cantanti di corte. 

Dopo essere diventato proprietario di una cella a Yenikapı, la sua cella fu molto frequentata da appassionati di musica. L'Hicaz Nakış, una delle opere composte in questo periodo, ebbe subito grande diffusione e apprezzamento. Fu così chiamato nuovamente a palazzo per partecipare come cantante ai concerti organizzati dal sultano due giorni alla settimana. Nel 1802 sposò Nazlıfer Hanım. 

Nel 1804 morì il suo maestro Ali Nutkî Dede, al quale era molto legato. Seguirono il lutto del figlio Salih (1805), della madre (1808) e del secondo figlio Mustafa (1810). In seguito a queste perdite, Dede Efendi si dedicò alla musica, componendo opere di alto livello nelle forme del kar, della murabba, del nakış, del semâi e della canzone. 

Contrasse il colera mentre si recava al Hajj nel 1846 e morì poco dopo, vicino alla Mecca, dove attualmente è sepolto.

Si stima che, durante tutta la sua attività compositiva, scrisse più di 500 composizioni. Studiò la musica classica e la musica religiosa turche, imparando anche a suonare il ney (una specie di flauto).

La sua casa a Istanbul è oggi un museo dedicato alla sua memoria.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Yine Bir Gülnihal ("Un altro Gülnihal")


Mah Yüzüne Ašikânım ("Amo la tua faccia")


Ey Bûti Nev Eda ("Ciao Be Nev Eda")


Baharın Zamanı Geldi ("È tempo di primavera")


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Biografi.info, Dede Efendi [online]. Ultimo accesso: 18 novembre 2022. Disponibile presso: https://biyografi.info/kisi/dede-efendi






Commenti