SAID RUSTAMOV


Said Rustamov (nato Mir-Jabbar Ali oglu Seyid-Rustamzadeh) nacque nel 1907 a Erevan (Armenia), dove trascorse i primi anni di vita e frequentò la scuola primaria. 

Dopo la morte del padre e il secondo matrimonio della madre, fu accolto e cresciuto dal fratello maggiore. Nel 1918, a causa delle tensioni etniche a Erivan, il fratello fu assassinato e il giovane fuggì in Turchia.

Nel 1919 si trasferì a Ganja, poi ad Agdash e infine a Baku, dove fu ammesso a un seminario per insegnanti. Il suo talento musicale fu notato da un suo insegnante, che lo presentò al compositore Uzeyir Hajibeyov, il quale fece iscrivere il ragazzo a una classe di tar presso un'accademia musicale.

Contemporaneamente Rustamov proseguì la sua carriera didattica e si laureò presso l'"Istituto Pedagogico di Stato" dell'Azerbaigian nel 1932. Intorno al 1930, sposò Bika, un'infermiera che conobbe ad Agdash, dalla quale ebbe quattro figli.

Pubblicò dei libri di testo sull'apprendimento delle note e sull'insegnamento del tar (strumento a sei corde simile al liuto). Tra le sue monografiche figurano le Danze popolari azerbaigiane, le Canzoni popolari azerbaigiane e le Canzoni ashig azerbaigiane.

Scrisse anche poesie per bambini, molte delle quali entrarono nei programmi scolastici azerbaigiani. Nel 1935 divenne direttore del nuovo e unico ensemble di strumenti popolari e mantenne l'incarico per 40 anni. 

Nel 1945 fu nominato direttore del "Fioletov Club Song and Dance Ensemble" e, sei anni dopo, dell'"Azerbaigian State Song and Dance Ensemble". Dal 1948 al 1953 fu presidente dell'"Unione dei compositori dell'Azerbaigian".

Nel 1951 ricevette il "Premio Stalin", il maggiore riconoscimento dell'URSS e nel 1957 diventò "Artista del Popolo dell'Azerbaigian". Morì nel 1983 a Baku.

Durante la sua carriera, Rustamov compose centinaia di brani, fra i quali operette popolari e accompagnamenti a spettacoli teatrali, oltre a suite, marce, cantate, ecc.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Getma getma gal" per pianoforte



"Oxu gozel" per orchestra



"Hardasan" per pianoforte



"Süreyya" per orchestra



FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Said Rustamov [online]. Ultimo accesso: 13 novembre 2022. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Said_Rustamov










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