ORLANDO DI LASSO

Orlando di Lasso (anche Orlande de Lassus, Roland Delattre o Roland de Lassus) nacque nel 1532 a Mons (Belgio). 

Studiò musica fin da giovane e, ben presto, fu iscritto come "corista" nel coro ecclesiastico e come allievo dell'ufficio del direttore del coro della chiesa di Saint-Nicolas-en-Havré di Mons.

Compì gli studi canori e musicali fino all'età di 12 anni, ricevendo anche un'istruzione generale. La sua voce eccezionale attirava l'attenzione, tanto da essere oggetto di tre tentativi di rapimento.

All'età di 12 anni, lasciò i Paesi Bassi e si recò con Ferdinando I Gonzaga a Mantova e poi in Sicilia e a Milano, dove rimase dal 1547 al 1549. In quest'ultimo posto, conobbe il madrigalista Hoste da Reggio, il quale influenzò il suo stile musicale giovanile.

Lavorò anche come cantore e compositore a Napoli nel 1550 e, successivamente, si trasferì a Roma, lavorando per il Granduca di Toscana Cosimo I de' Medici. Nel 1553 divenne Kapellmeister della Basilica di San Giovanni in Laterano, mantenendo l'incarico fino all'anno successivo.

Nel 1555 tornò in patria e, l'anno seguente, entrò nella corte di Alberto V di Baviera. Nel 1563, invece, fu nominato Kapellmeister a Monaco.

La sua arte fu subito riconosciuta e, verso metà secolo, il compositore fu denominato il "divin Orlando" dal poeta Ronsard o il "Principe della musica" dai suoi contemporanei, mentre più tardi gli fu dato l'appellativo di "Orfeo belga".

Negli anni '60 del '400, Lasso era diventato molto famoso, tanto che diversi compositori, come i Gabrieli, si recavano a Monaco per studiare con lui. La sua fama si diffuse anche tra i sovrani dell'epoca e, addirittura, il re Carlo IX di Francia lo invitò alla Cappella Reale.

Alla fine degli anni '70 e '80, il compositore compì diversi viaggi in Italia, dove conobbe gli stili e le tendenze più moderne e dove scrisse O vino nella vigna (1576), un giro armonico di vendemmiatori. A Ferrara, invece, poté aver ascoltato i madrigali composti per la corte estense.

Negli anni 1590, la sua salute iniziò a declinare. Dopo essere stato colpito da un ictus, fu ancora in grado di comporre e di viaggiare. Le sue ultime opere sono un insieme di 21 madrigali spirituali noti come Lagrime di San Pietro, dedicati a Papa Clemente VIII e pubblicati postumi nel 1595.

Morì il 14 giugno del 1594 a Monaco di Baviera, giorno nel quale fu licenziato per motivi economici.

Fu uno dei compositori più prolifici, versatili e universali del tardo Rinascimento. Scrisse più di 2.000 opere di tutti i generi in latino, francese, italiano e tedesco. Sono a lui attribuibili certamente 530 mottetti, 175 madrigali e villanelle, 150 chansons francesi e 90 lieder tedeschi.

Come molti suoi contemporanei, pubblicò anche canti profani, messe parodiche e Magnificat, i quali sviluppato, in maniera assai elaborata, canti monodici o polifonici molto diffusi e conosciuti.

Si sono conservate quasi 60 sue messe complete, la maggior parte delle quali sono messe parodistiche basate su composizioni religiose sue o altrui. 

Alcune messe sono basate su canzoni francesi molto profane, alcune delle quali oscene, come Entre vous filles de quinze ans di Clemens non Papa, impiegata nella Missa Entre vous filles (1581). Il compositore scrisse anche diverse messe brevi, la più significativa delle quali è la Missa Venatorum.

Alcune sue messe mostrano l'influenza della scuola veneziana, in particolare nell'uso di tecniche policorali, come nella Missa Osculetur me a 8 voci, basata sul suo mottetto Osculetur me.

Orlando di Lasso si distinse in uno stile all'epoca noto come "Musica reservata" (o musica secreta), il quale consiste nel mettere in musica il testo in modo espressivo e intenso, mescolando scale cromatiche e diatoniche. 

Un famoso esempio di composizione in questo stile è la serie di 12 mottetti Prophetiæ Sibyllarum, che preannuncia il cromatismo di Carlo Gesualdo.

Scrisse anche quattro versioni della Passione, basate sui quattro testi evangelici, tutte a cappella, dove le parole di Cristo e la narrazione evangelica, entrambe cantate, si alternano a passaggi polifonici.

Come compositore di mottetti, invece, spazia dal sublime al buffonesco. Ad esempio, nel mottetto Super flaminia Babylonis sono presenti balbettii, arresti e riprese, portando a una confusione generale. Molti suoi mottetti furono composti per cerimonie e per funzioni ecclesiastiche.

Le sue altre composizioni liturgiche includono inni (come Jam Iucis orto sidere), cantici, responsori per la Settimana Santa, Lamentazioni e brani per le feste principali.

I madrigali, molti dei quali composti durante il soggiorno romano, presentano invece uno stile chiaro e conciso, con melodie facilmente memorizzabili. I testi variano dalle poesie di Petrarca per le opere più serie a versi più leggeri per alcune sue divertenti canzonette.

Egli raggruppava spesso i suoi madrigali in cicli. Per esempio, il suo quarto libro di madrigali a 5 parti inizia con una sestina di Petrarca, prosegue con due sonetti e si conclude con un'altra sestina, facendo così intendere che l'intero libro sia una composizione formata da pezzi indipendenti e collegati tra loro.

Lasso scrisse anche 150 chanson francesi, in vari stili. Ad esempio, si ricorda la messa in musica della poesia La nuict froide et sombre di Joachim Du Bellay, trasformata in una canzone profana a 4 voci. Si hanno anche canzoni da bere adattate a circostanze private o alle taverne.

Si ricordano infine anche vari Lieder, la maggior parte dei quali è destinata a un pubblico vario e fu scritta dopo il 1567, quando Lasso era già ben stabilito a Monaco. 

Molti sono di argomento religioso, ma non mancano esempi più leggeri, come canzoni da bere e canzoni sugli aspetti spiacevoli del bere eccessivo.

Nella prefazione alla sua raccolta di canzoni tedesche, Lasso afferma di aver composto anche canzoni olandesi, ma nessun esempio ci è pervenuto.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Madrigale "Matona, mia cara" a 4 voci


Requiem a 5 voci "Missa pro defunctis"


Lieder "Ich weiß mir ein Meidlein" (Ho conosciuto una fanciulla)


Chanson "Mon coeur se recommande à vous" (Il mio cuore si raccomanda a voi)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, Roland de Lassus [online]. Ultimo accesso: 4 maggio 2024. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Roland_de_Lassus

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