JOHANN FRIEDRICH FASCH
Johann Friedrich Fasch nacque nel 1688 a Buttelstedt (Germania), figlio del preside Friedrich Georg Fasch e di sua moglie Sophia Wegerich. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1700, Fasch andò a vivere con il fratello della madre, il pastore Gottfried Wegerig, a Teuchern.
Da giovane, Fasch fu cantante a Weißenfels e nel "Thomas Alumnat" di Lipsia, sotto la guida di Johann Kuhnau. Avendo già scritto opere per il teatro di Naumburg (o suonato nell'orchestra del teatro di Brühl), nel 1714 si recò a Darmstadt per studiare composizione con Christoph Graupner e Gottfried Grünewald.
Dal 1715 al 1719, invece, fu "secretair" e Kammerschreiber a Gera e, dal 1719 al 1721, fu organista e segretario comunale a Greiz. Successivamente, si recò a Praga come Kapellmeister dei conti Morzin e, nel 1722, divenne Hofkapellmeister a Zerbst.
Dal 1728 al 1755 organizzò, infine, uno "scambio musicale" da Zerbst, insieme a colleghi di Dresda e di Darmstadt.
Morì nel 1758 a Zerbst (Germania).
La sua musica fu innovativa per la preferenza della strumentazione a fiato e per il lavoro motivico-tematico. Il compositore fu influenzato dalle composizioni di Antonio Vivaldi e di Georg Philipp Telemann e ciò si nota dall'aulico inventario della "Concert-Stube".
Tra le sue composizioni, si ricordano 82 suite d'ouverture, 67 concerti, 32 sonate e 19 sinfonie sopravvissute. La sua produzione annovera anche diverse opere liriche (non pervenuteci) come Lucio Vero o Berenice dopo Apostolo Zeno, diverse cantate e musica per passioni, tra la quale Mich vom Stricke meiner Sünden.
La maggior parte delle sue composizioni sopravvissute si trova oggi nel dipartimento di musica della "SLUB" di Dresda e nella Biblioteca universitaria e statale di Darmstadt.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
Concerto per violino in Re maggiore
"Sonata a canone in Re minore" per due violini e basso continuo
"Missa Brevis in Si maggiore" a 4 voci
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Wikipedia, Die Freie Enzyklopādie, Johann Friedrich Fasch [online]. Ultimo accesso: 17 maggio 2024. Disponibile presso: https://de.wikipedia.org/wiki/Johann_Friedrich_Fasch
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