STEPHEN STORACE


Stephen John Seymour Storace nacque nel 1762 a Londra, da madre inglese e padre italiano. Della sua vita si conosce poco attraverso documenti diretti e la maggior parte delle notizie sono noti dalle memorie dei suoi contemporanei, come l'attore John Bannister e l'oboista William Thomas Parke.

Il padre Stefano, contrabbassista e compositore italiano, gli insegnò il violino talmente bene che, all'età di dieci anni, il giovane suonava con successo la musica più difficile dell'epoca.

Diffidando della qualità dell'istruzione musicale inglese del tempo, Stefano Storace mandò il figlio a studiare in Italia, presso il Conservatorio di Sant'Onofrio di Napoli. Il giovane però trascurò gli studi per dedicarsi alla pittura con Thomas Jones.

Il giovane Storace ritornò in patria tra il 1780 e il 1782, probabilmente per gestire gli affari del padre dopo la sua morte. La prima opera del compositore, Gli sposi malcontenti, fu rappresentata a Vienna nel 1785 e fu seguita da una seconda opera, Gli equivoci, basata sull'opera shakespeariana La commedia degli errori.

Nonostante il successo riscosso a Vienna, Storace e la sorella si recarono in Inghilterra. Inizialmente, i due lavorarono presso il "King's Theatre" ma, in seguito, Stefano passò al "Drury Lane", per il quale produsse una versione inglese del singspiel tedesco Doktor und Apotheker di Carl Ditters von Dittersdorf. 

Tra le opere successive di Storace, si ricorda The Haunted Tower (1789), la quale riscosse un vero e proprio successo, facendo il tutto esaurito per 50 sere di seguito. Seguì l'opera No song, no Dinner, la quale si rivelò lo spettacolo più venduto al "Drury Lane" per il decennio successivo.

Sembra che Storace stesse lavorando a una versione inglese della commedia Una cosa rara di Vicente Martin y Soler però, dopo il trionfo di No Song, No Dinner, il compositore scartò tutta la musica di Martin y Soler e fece realizzare al librettista James Cobb un nuovo libretto, creando l'opera L'assedio di Belgrado (1791).

Da questo momento in avanti, Storace abbandonò lo stile della ballad-opera, per adottare lo stile del singspiel mozartiano.

Nel 1792, il compositore realizzo il più audace tra i suoi progetti operistici, Didone, regina di Cartagine, su libretto del principe Hoare, tratto dalla Didone abbandonata di Metastasio. Questa fu l'unica opera di Storace interamente cantata in inglese e, per qualsiasi motivo, si rivelò impopolare presso il pubblico e fu ritirata poco tempo dopo.

Al 1792 risale anche l'opera I Pirati, la quale rappresentò uno dei primi casi di introduzione di un gran finale in un'opera inglese. A questa, seguirono alcune produzioni minori, tra le quali The Cherokee (1794) e The Three and the Deuce (1795), le quali furono accolte molto favorevolmente.

Storace, tra l'altro, collaborò con Sheridan, il direttore del "Drury Lane", per portare in scena il controverso romanzo Caleb Williams di William Godwin. L'opera, che narra di un servo fedele la cui vita viene rovinata da un padrone malvagio, diventò rapidamente famosa e fu prodotta con il titolo The Iron Chest (1796).

L'ultima opera del compositore fu Mahmoud, Principe di persia, della quale, però, non riuscì mai a vedere la prima. Preso infatti dal raffreddore durante le prove di The Iron Chest, morì nel 1796 nella sua città natale.

Sebbene le opere inglesi di Storace fossero molto popolari all'epoca, la loro mancata durata in scena fu dovuta alla prudenza finanziaria di Sheridan, il quale si rifiutò di far circolare qualsiasi copia delle opere, per paura che venissero eseguite versioni pirata. Tali tentativi però fallirono in quanto, alla fine del secolo, a New York circolavano versioni pirata delle opere di Storace.

Non risulta che il compositore abbia scritto musica esclusivamente strumentale, a parte le ouverture per le sue opere. Il carattere della sua musica è prevalentemente inglese, ma i suoi primi rapporti con Mozart lo avvantaggiarono rispetto ai suoi contemporanei nella gestione dell'orchestra, mentre l'eccellenza della sua scrittura vocale fu debitrice della vocalità della sorella Nancy.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Ouverture dell'opera "Gli Equivoci"


Aria di Lilla "Domestic Peace, My Soul's Desire" (La pace domestica, il desiderio della mia anima), dall'opera "The Siege of Belgrade" (L'assedio di Belgrado)


Sestetto in Sol maggiore, op. 2 n° 3


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Stephen Storace [online]. Ultimo accesso: 6 maggio 2024. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Stephen_Storace

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