GIUSEPPE ANTONIO BRESCIANELLO


Giuseppe Antonio Brescianello (anche Bressonelli) nacque intorno al 1690 a Bologna. Non si conoscono notizie sulla sua prima formazione musicale, ma è probabile che la stessa sia avvenuta nella fiorente scuola della sua città.

Poco conosciuta è la sua attività giovanile: si presume solo che abbia fatto fruttare le sue doti di violinista e compositore, perché nel 1715, dopo il trasferimento a Venezia, fu condotto a Monaco dall'Elettrice di Baviera, come risulta da una nota della corte bavarese.

Dopo una breve permanenza a Monaco, si recò nel 1716 a Stoccarda al servizio del duca di Württemberg, dapprima come "Musique Directeur, Maître des Concerts de la Chambre" e, dal 1731, come consigliere e Kapellmeister. Mantenne tale carica fino al 1844, quando fu nominato "Oberkapellmeister", incarico mantenuto fino al 1751.

Molto apprezzato come compositore, trascorse la sua vita presso i duchi di Württemberg, contribuendo alla ripresa della vita musicale del Teatro di Stoccarda, che si era paralizzato a causa di gravi problemi finanziari.

Soltanto grazie al duca Carlo Alessandro la vita teatrale ritornò all'antico splendore e a Brescianello fu affidato il compito di riorganizzare le varie manifestazioni musicali di corte.

Con la morte del duca (1737), iniziò un nuovo periodo di declino, ma nel 1744, con l'ascesa al potere del duca Carlo Eugenio, si ebbe una nuova rinascita e Brescianello tornò a scritturare artisti e cantanti famosi.

Nel 1750 fu inaugurato il nuovo teatro di corte con la rappresentazione dell'Artaserse di K. Graun, al cui allestimente partecipò Brescianello.

Morì nel 1757 a Stoccarda (Germania).

Sensibile alle tendenze musicali più avanzate dell'epoca, Brescianello risentì degli influssi delle sonate ecclesiastiche corelliane, abbandonando lo stile barocco in favore di un linguaggio classico.

Nelle sue composizioni strumentali, non si concentrò solo sulla melodia, ma tenne in grande considerazione anche lo stile e la forma. La sua produzione, perciò, vede un progresso nella tecnica violinistica e nel rinnovamento del linguaggio strumentale, il quale trova nuova espressione in una più sciolta e originale struttura ritmica e nell'utilizzo più audace di elementi armonici.

Le numerose composizioni strumentali e vocali si trovano attualmente manoscritte in diverse biblioteche tedesche.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Concerto n° 4 in Mi minore" per violino, archi e clavicembalo



Suite "Gallichone" per liuto



 "Entrée" dalla "Partita XVI" per chitarra



"Concerto in Sol maggiore" per violino, archi e basso continuo



"Gavotta & Giga" dalla "Partita VIII" per chitarra



Sinfonia n° 6 in Mi bemolle maggiore, op. 1



FONTI BIBLIOGRAFICHE

Meloncelli, Raoul (1972), BRESCIANELLO, Giuseppe Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 [online]. Ultimo accesso: 22 dicembre 2022. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-antonio-brescianello_%28Dizionario-Biografico%29/

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