SEBASTIÁN DE VIVANCO

Sebastián de Vivanco nacque verso il 1551 ad Ávila (Spagna). Si presume che sia nato due o tre anni dopo Tomás Luis de Victoria e che, da bambini, i due abbiano cantato insieme nella cappella della Cattedrale di Ávila.

Intorno al 1566, dopo il cambio della voce, Vivanco studiò per diventare sacerdote. Dieci anni dopo, all'età di venticinque anni, divenne maestro di cappella della Cattedrale di Lérida, perdendo l'incarico poco dopo.

Ritornato in Castiglia nel 1577, fu nominato maestro di cappella della Cattedrale di Segovia. Durante questo periodo divenne diacono e, nel 1581, sacerdote.

Nel 1588 tornò nella sua città natale, per occuparsi della cappella della cattedrale, rimanendovi fino al 1602, quando divenne maestro di cappella delle cattedrale di Salamanca. Nel 1603 ottenne il posto di professore di musica all'Università di Salamanca e, nello stesso anno, ricevette la laurea honoris causa di Maestro de Artes.

Vivanco rimarrà alla cattedrale e in università fino alla sua morte, avvenuta nel 1622 a Salamanca.

La maggior parte delle sue composizioni si trova in tre libri pubblicati a Salamanca tra il 1607 e il 1610 dal tipografo ufficiale dell'Università di Salamanca, Artus Taberniel. Essi, probabilmente, contengono una selezione dei pezzi migliori del compositore, operata da lui stesso.

Il primo libro è il Liber magnificarum (1607), contenente 18 versioni del Magnificat. Si tratta di 270 pagine in formato di libro corale e, nel frontespizio, vi è un incisione rappresentante il compositore stesso inginocchiato davanti a un crocifisso. Viene considerato il libro più importante di Vivanco.

Il secondo è il Libro delle Messe (1608), del quale si conoscono tre copie conservate a Salamanca, Granada e Siviglia. Il suo contenuto è costituito da dieci messe.

Il terzo è il Libro dei mottetti (1610), del quale esistono tre copie: una a Toledo, una a Salamanca e una a Segovia. Della seconda copia, sono stati recuperati 74 mottetti.

Un altro libro di mottetti fu stampato a Salamanca nel 1614 dalla vedova di Francisco de Ceatesa e l'unica copia odierna è conservata nella Cattedrale Metropolitana del Messico. Contiene 74 mottetti ed è simile al terzo libro.

Altre opere rimangono manoscritte, anche se non sono state ancora identificate e catalogate. Tra queste fonti si possono citare due corali, copiati per il Monastero di Guadalupe, i quali contengono tre messe (Tu es vas electionis, Messa per i giorni di festa, Messa di Requiem taciturna), estratti dall'Ufficio dei morti, una versione dell'inno Vexilla regis per la Passione, tre letture dalle Lamentazioni di Geremia per la Settimana Santa e due pezzi piccoli.

Infine, diversi manoscritti di inizio XVII secolo contenenti inni e mottetti si trovano nella Cattedrale di Salamanca.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Mottetto "O Rex Gloriae"


Mottetto "Assumpsit Iesus Petrum"


Mottetto "Versa est in luctum"


Mottetto "Caritas Pater est"


Mottetto "Hic est vere Martyr"


Mottetto "Veni, dilecte mi"


Magnificat Quarti Toni



FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, La Enciclopedia Libre, Sebastián de Vivanco [online]. Ultimo accesso: 20 dicembre 2022. Disponibile presso: https://es.wikipedia.org/wiki/Sebasti%C3%A1n_de_Vivanco










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