MÁTYÁS SEIBER


Mátyás György Seiber nacque nel 1905 a Budapest (Ungheria). Sua madre, Berta Patay, era una rinomata pianista e insegnante, per cui il giovane divenne molto abile con il pianoforte. All'età di 10 anni, iniziò a suonare anche il violoncello.

Dopo aver frequentato il ginnasio, dove fu considerato "eccezionale" in matematica e latino secondo gli almanacchi dell'Accademia di Musica "Franz Liszt", studiò violoncello e composizione (1918-1925) e composizione con Zoltán Kodály (1921-1925). Per la sua laurea, scrisse il Quartetto per archi n° 1 in La minore. 

I pezzi di questo periodo, come la Serenata per sei strumenti a fiato (1925), evidenziano una combinazione tra le melodie popolari tradizionali ungheresi e le forme della musica colta occidentale. Viaggiò per l'Ungheria con Zoltán Kodály, recuperando canzoni popolari, oltre a sviluppare un interesse per il canto piano medievale.

Nel 1925 accettò un posto da insegnante in una scuola musicale privata e, l'anno dopo, prese posto come violoncello nell'orchestra di una nave diretta nelle Americhe, dove conobbe il jazz.

Nel 1928 divenne direttore del Dipartimento di Jazz del Conservatorio Hoch di Francoforte, il primo al mondo a offrire corsi accademici di jazz. L'anno successivo scrisse il libro Schule für Jazz-Schlagzeug e due articoli per la rivista "Melos":  "Jazz als Erziehungsmittel" (1928) e "Jazz-Instrumente, Jazz-Klang und Neue Musik" (1930).

Dopo la chiusura del Dipartimento da parte dei nazisti nel 1933, Seiber lasciò la Germania e ritornò in Ungheria. Accettò un incarico biennale di referente musicale in Unione Sovetica, ma lasciò questo lavoro prima della scadenza del contratto.

Nel 1935 emigrò in Inghilterra, stabilendosi a Londra dopo il matrimonio con la ballerina di danza classica Lila Bauer. Qui lavorò come consulente per la filiale "Schott" e compose musica per film, oltre a insegnare composizione e violoncello privatamente.

Su invito di Michael Tippett, diventò professore di composizione al Morley College e, successivamente, divenne insegnante di composizione, estetica musicale e teoria musicale. In questo periodo, creò e formò il suo coro "Dorian Singers".

Fu fondatore della "Society for Promotion of New Music" e, nel 1960, tenne conferenze in Sudafrica, ma morì nel "Parco Nazionale Kruger" a causa di un incidente stradale. Alla sua morte, Kodály gli dedicò il lavoro corale Media vita in morte sumus. 

La sua musica sfocia nell'eclettismo, poiché mostra le influenze di  Bartók, Kodály e Schoenberg, del serialismo, del jazz e della canzone popolare ungherese. 

La sua produzione comprende anche musica da film e musica leggera. Spesso i singoli brani mostrano una combinazione di diverse influenze: per esempio, le due Jazzolettes per fiati e percussioni (1929 e 1932) usano liberamente effetti jazz e ritmi che eliminano le battute, oltre a mostrare le prime esplorazioni di tecniche dodecafoniche.

La Fantasia concertante per violino e orchestra (1945) e le Permutazioni a Cinque (1948), invece, mostrano l'uso molto libero del serialismo. 

La produzione vocale seiberiana comprende la cantata su larga scala Ulysses (1947), su testo di James Joyce. Anche Three Fragments from "A Portrait of the Artist as a Young Man" si basa su un testo di Joyce, oltre a usare arrangiamenti corali di canzoni popolari ungheresi e jugoslave.

Scrisse anche un'opera, Eva spielt mit Puppen (1934) e il balletto The Invitation, oltre alle suite orchestrali di Besarto, un concertino per clarinetto, tre quartetti per archi e colonne sonore di film d'animazione, tra le quali La fattoria degli animali (1954).

La Sonata per violino e pianoforte, commissionatagli per il Festival di Cheltenham, fu completata poco prima della sua morte, avvenuta nel 1960 a Budapest.

Le opere comiche A Palágyi Pekek e Balaton furono composte per il "Londoni Pódium", il teatro ungherese di Londra. Le sue opere jazz e di musica popolare, invece, furono scritte sotto lo pseudonimo di "G.S. Mathis" o "George Mathis": con questo nome scrisse le Improvisations for Jazz Band and Orchestra (1959).

Nel 1956 ricevette il premio "Igor Novello" per By the Fountains of Rome, la migliore canzone lirico-musicale che, quell'anno, entrò nella Top Twenty della classifica dei singoli del Regno Unito.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Jazzolette n° 1" per pianoforte



"Jazzolette n° 2" per orchestra jazz



Cantata "Ulysses"



Permutazioni a Cinque



Tre frammenti da "Un ritratto dell'artista da giovane"



Tre canzoni popolari ungheresi



FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Mátyás Seiber [online]. Ultimo accesso: 30 dicembre 2022. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/M%C3%A1ty%C3%A1s_Seiber






















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