KAROL RATHAUS

Karol Rathaus nacque nel 1895 a Ternopil (Ucraina). Iniziò a comporre da giovane e iniziò i suoi studi nel 1913-1914 presso l'"Accademia di Arti dello Spettacolo e Musica" di Vienna, interrompendoli a causa del servizio militare durante la Prima guerra mondiale.

Essendo uno degli allievi prediletti di Franz Schreker, Rathaus lo seguì all'"Accademia di Berlino", dove studiò musica e composizione. Dopo essersi laureato, accettò un incarico di insegnante di composizione e teoria musicale presso l'"Università delle Arti" di Berlino.

Qui visse dal 1922 al 1932, periodo durante il quale le sue prime composizioni fecero scalpore, ma ottennero anche enorme successo.

Dopo l'opera Fremde Erde (1930), Rathaus creò musica per film, diventando uno dei compositori cinematografici più importanti della Germania pre-Hitleriana. Nel 1933 si recò a Parigi e, dal 1934 al 1938, visse a Londra, per poi stabilirsi definitivamente a New York.

In quest'ultima città, nel 1940 divenne professore di composizione al Queens College, raggiungendo ben presto prestigio e popolarità. Ebbe anche successo come compositore, scrivendo opere commissionategli e colonne sonore di film.

Morì nel 1954 a New York.

La sua produzione musicale comprende sinfonie, opere orchestrali, serenate, sonate e balletti. Le sue composizioni si collocano nella tradizione di Strauss, Mahler, Stravinsky e Schreker, tra romanticismo e neoclassicismo.

Nella Germania nazista, le sue composizioni furono classificate come "arte degenerata" e ne fu vietata l'esecuzione. Oggi viene considerato uno dei tanti grandi "compositori in esilio".


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Sinfonia n° 2, op. 7" per orchestra


"Sonata n° 1" per violino e pianoforte


Concerto per pianoforte e orchestra, op. 45


"Polonaise sinfonica, op. 52" per orchestra


Musiche di scena dal film "Uriel Acosta"


Suite per violino e orchestra, op. 27


Balletto "Der Letzte Pierrot" (L'ultimo Pierrot)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Karol Rathaus [online]. Ultimo accesso: 6 dicembre 2022. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Karol_Rathaus


 



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