NICOLA BONIFACIO LOGROSCINO


Nicola Bonifacio Logroscino nacque nel 1698 a Bitonto, vicino Bari, figlio di Nicola Logroscino e di sua moglia Teresa Santone. Ricevette, molto probabilmente, la sua prima formazione musicale dallo zio don Pietro Logroscino, maestro di cappella del duomo cittadino.

Nel 1714 proseguì i suoi studi al "Conservatorio di Santa Maria di Loreto" di Napoli, dove ebbe come insegnanti Gaetano Veneziano e Giovanni Perugino, rimanendo qui fino al 1727, impiegato come "mastricello".

Dal 1728 al 1731, invece, fu organista presso l'arcivescovado di Conza e, in questo periodo, compose l'oratorio Il mondo trionfante nella concezione di Maria sempre Virgine (1730), eseguito per la quaresima a Brno, presso la corte del cardinale W. H. von Schrattenbach.

Dopo trent'anni a Conza, si stabilì a Napoli, dove, molto probabilmente, scrisse opere per i maggiori teatri cittadini, come il teatro dei Fiorentini, il Nuovo e il teatro della Pace. La prima opera teatrale di cui si conosce l'anno di rappresentazione fu Lo creduto 'nfedele (1735), seguita dal Quinto Fabio (1938).

Nel 1743 fece eseguire a Palermo il suo dialogo a 4 voci La spedizione di Giosuè contro gli Amaleciti, scritto per festeggiare una laurea nel collegio gesuitico. Fino al 1758, Logroscino scrisse diverse opere comiche,  ma anche le due opere serie Giunio Bruto e L'Olimpiade.

Nel 1744 compose Il Leandro e La Ciommetella correvata. Seguirono Li zite e il Don Paduano (1745), l'Oratorio in lode dis. Anna (1746) e l'opera comica Il governatore (1747), la prima opera del genere interamente conservata.

Sempre nel 1747, fu rappresentata al Nuovo La costanza, mentre l'anno successivo toccò a Li dispiette d'ammore. A Roma, sempre nello stesso periodo, musicò il Giunio Bruto e La contessa di Belcolore.

Negli anni '50, Logroscino musicò diversi pezzi per varie opere teatrali destinate ai teatrali maggiori di Roma e Napoli e compose anche nuove opere.

Nel 1758, il compositore si stabilì definitivamente a Palermo, dove lavorò di maestro di cappella al "Conservatorio de' Figliuoli dispersi", facendo anche la conoscenza di Baldassare Galuppi.

Con questi, musicò la commedia goldoniana Le nozze (1760) per il teatro S. Cecilia e, nello stesso anno, compose la serenata encomiastica Il natale di Achille, eseguita a Palermo nella galleria del "Palazzo Reale" per il compleanno del re Ferdinando di Borbone. Seguì lo Stabat Mater in Mi bemolle per soprano, contralto, violini e basso continuo.

Negli stessi anni, fece rappresentare a Catania l'oratorio Ester, il pasticcio L'innamorato balordo e l'opera Le viaggiatrici di bell'umore al Nuovo di Napoli. La sua ultima opera fu la serenata encomiastica Il tempio dell'onore (1765), scritta per il compleanno del re.

Mancando un atto di morte, si presume che il compositore sia morto a Palermo tra il 1764 e il 1765.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Aria contrafacta à 2 "Mi bien amor que es esto"


"O quam tristis et affecta" per soprano, dallo "Stabat Mater"


Concerto per flauto traverso


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Leonetti, Rosa (2005), LOGROSCINO, Nicola in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 65 [online]. Ultimo accesso: 4 ottobre 2023. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/nicola-logroscino_%28Dizionario-Biografico%29/

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