EDWIN YORK BOWEN


Edwin York Bowen nacque nel 1884 a Londra, figlio del proprietario delle distillerie Bowen & McKechnie. Studiò pianoforte e armonia con la madre fin dalla più tenera età, proseguendo la sua formazione al "North Metropolitan College of Music" e al "Blackheath Conservatoire of Musi" con Alfred Izard.

Nel 1898, si iscrisse alla "Royal Academy of Music", dove studiò con Frederick Corder (composizione) e Tobias Matthay (pianoforte). Durante i suoi studi qui, Bowen ottenne numerosi premi, come lo "Sterndale Bennett Prize" e la "Worshipful Company of Musicians Medal".

Nel 1907, ritornò nuovamente alla "Royal Academy of Music" e, due anni più tardi, fu nominato professore. Nel 1912 sposò Sylvia Dalton, dalla quale ebbe un figlio l'anno successivo.

Durante la Prima guerra mondiale, Bowen suonò nella "Scots Guards Band" ma, durante il servizio in Francia, contrasse una polmonite e dovette tornare nel Regno Unito. Dopo la guerra, Bowen tornò a comporre e a esibirsi, continuando anche a lavorare come insegnante, esaminatore, conferenziere e giudice.

Insegnò alla "Tobias Matthay Piano School" per oltre quarant'anni e rimase professore alla "Royal Academy of Music" fino alla sua morte. Ricevette numerosi premi per la composizione, fra i quali il "Sunday Express Prize" (1919) per March RAF e "Chappell's Orchestral Suite Prize" e l'"Hawkes & Co." per Intermezzo (1920).

Morì nel 1961 a Londra.

Durante la sua vita, Bowen ottenne grande successo come concertista e come compositore. Si esibì regolarmente alla "Queen's Hall" e alla "Royal Albert Hall" e, come pianista, fu lodato per la sua abilità tecnica e per la sua eccellenza artistica.

Realizzò i suoi primi tre concerti per pianoforte tra il 1904 e il 1908, eseguendo il Concerto per pianoforte e orchestra n° 1 in Mi maggiore op. 11 ai "Proms", sotto la direzione di Henry J. Wood e il Concerto per pianoforte e orchestra n° 4 in La minore op. 88, sotto la direzione di Adrian Boult.

Nel 1903. Wood diresse il poema sinfonico di Bowen Il lamento di Tasso op. 5, mentre, tre anni dopo, Hans Richter eseguì la Fantasia sinfonica in Fa maggiore op. 16 e, nel 1912, Landon Ronald diresse la Sinfonia n° 2 in Mi minore op. 31. 

Molte opere strumentali del compositore furono dedicate a musicisti famosi, come la Suite in Re minore op. 28 (1910) per violino e pianoforte, dedicata a Fritz Kreisler. 

Invece, la celebre violinista Marjorie Hayward eseguì il Concerto per violino in Mi minore op. 33 (1920) ai "Proms", mentre Aubrey Brain e Dennis Brain eseguirono, rispettivamente, la Sonata per corno e pianoforte op. 101 e il Concerto per corno, archi e timpani op. 150.

Bowen compose anche opere per i suoi contemporanei, come Carl Dolmetsch, Beatrice Harrison, Pauline Juler e altri.

Si esibì spesso come pianista insieme al violista Lionel Tertis, il quale eseguì in prima assoluta il Concerto per viola in Do minore op. 25 (1908) di Bowen. Tra gli altri lavori per viola del compositore, si ricordano il Fantasy Quartet per quattro viole e due sonate per viola e pianoforte.

Insieme ad Arnold Bax e Benjamin Dale, Bowen fu uno dei primi compositori a scrivere opere originali per il repertorio violistico moderno. Scrisse anche tre quartetti d'archi tradizionali e un Phantasy Quintet per quartetto d'archi e clarinetto basso (1932).

Bowen collaborò anche con Harry Isaacs, professore alla "Royal Academy of Music". Come compositore, Bowen fu noto per gli inventivi duetti pianistici e continuò a collaborare con Isaacs per tutta la sua carriera.

Oltre a presentare in anteprima molte sue opere, eseguì anche creazioni di altri compositori, come il Concerto per tre pianoforti e orchestra in Fa maggiore K.242 di Mozart e la Sinfonia Concertante per orchestra e pianoforte di William Walton. Fu anche il primo pianista a registrare il Concerto per pianoforte e orchestra n° 4 in Sol maggiore di Beethoven.

Pubblicò anche edizioni delle opere pianistiche mozartiane (1931-1932) ed edizioni di numerosi notturni, preludi, valzer, ballate e scherzi di Chopin (1948-1950).

Le sue composizioni mostrano una "miscela unica di romanticismo e forte individualità". In esse, si individuano influenze di Rachmaninoff, Medtner, Chopin, Grieg e Tchaikovsky, ma anche tessiture e armonie distintive.

Sebbene Bowen abbia lavorato per oltre cinquant'anni, il suo stile ha subito pochissime modifiche e ha continuato a impiegare un sistema di chiavi diatoniche e a usare armonie cromatiche per tutta la sua vita.

La sua produzione compositiva annovera quasi interamente opere strumentali, specialmente per pianoforte. Molte delle opere pianistiche sono finalizzate al miglioramento della tecnica pianistica, come i Ventiquattro Preludi op. 102 - ambientati in tutte le tonalità maggiori e minori - e i Dodici Studi op. 46, i quali affrontano diversi elementi della tecnica pianistica.

Bowen dedicò gli studi al suo insegnante di pianoforte Tobias Matthay e, ispirato dagli approcci innovativi di questi, scrisse i libri di tecnica pianistica Pedalling the Modern Piano Forte (1936) e The Simplicity of Piano Technique (1961).

Dopo la morte di Bowen, molte sue composizioni rimasero inedite e le esecuzioni delle sue opere diminuirono drasticamente, lasciando molta sua musica ineseguita. In questo periodo, uno dei suoi maggiori sostenitori fu il compositore e pianista Kaikhosru Shapurij Sorabji, al quale Bowen aveva dedicato i Ventiquattro Preludi op. 102. 

Solo negli anni '80, le esecuzioni delle sue opere riprendono ad aumentare, grazie al lavoro della "York Bowen Society" e alle numerose registrazioni delle sue opere. Sebbene molti lavori strumentali solistici di Bowen contribuiscano significativamente al repertorio moderno, le sue opere orchestrali e cameristiche sono raramente eseguite.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Concerto per pianoforte n° 3 in Sol minore "Fantasia", op. 23


Sinfonia n° 3 in Mi minore, op. 137


Sonata per flauto e pianoforte, op. 120


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Edward York Bowen [online]. Ultimo accesso: 28 ottobre 2023. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/York_Bowen

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