BLAS DE LASERNA Y NIEVA

Blas de Laserna y Nieva nacque nel 1751 a Corella (Spagna). Le prime informazioni musicali su di lui ci dicono che si trovava a Madrid intorno al 1774, dove lavorava come compositore di tonadillas.

Nel 1776, invece, succedette ad Antonio Guerrero come "musicista di compagnia" e, tre anni dopo, fu nominato "compositore di compagnia". Tra il 1792 e il 1797, servì due compagnie teatrali madrilene.

Durante la guerra d'indipendenza, dovette eseguire compiti per lui poco gratificanti, come l'insegnamento di musica ai bambini e la copiatura della musica. Sebbene componesse quasi esclusivamente per il teatro, coltivò anche altri campi.

Un buon esempio di questa sua versatilità fu il Concerto per due corni (1791), da eseguire nei concerti quaresimali dell'anno.

Blas compose, come i più importanti creatori di tonadillas dell'epoca, anche sainetes e commedie, molte delle quali si trovano nella Biblioteca Municipale di Madrid. 

Tra le commedie, si ricorda Los Menestrales, su testi di Trigueros, la quale fu premiata nel 1784 in un concorso pubblico indetto per celebrare la nascita dei due nipoti gemelli di Carlos III. Senza dubbio, però, è nell'ambito della tonadilla escénica che Laserna compose maggiormente.

La pericolosa influenza della musica italiana sulla musica spagnola, almeno per quanto riguarda la perdita delle caratteristiche nazionali, lo spinse a proporre, nel 1790, la creazione di una scuola per cantanti di tonadillas, al fine di conservare lo spirito musicale ispanico.

Tuttavia, la sua proposta venne rifiutata e ciò lo spinse ad adottare l'influenza italiana nelle sue opere, come nella tonadilla El mayo y la italiana fingida. Consapevole che le tonadillas stavano perdendo interesse, riversò in esse i suoi risentimenti e il suo disagio così, ne La cita al ensayo (1802), charisce che il genere non piaceva più perché "l'ingegno nazionale non era più stimato".

Un anno dopo, ne La lección de música y bolero, affermò che il carattere italianeggiante delle tonadillas contemporanee e la noia di quelle antiche contribuirono al loro mancato risconoscimento.

Morì nel 1816 a Madrid.

Alla sua morte, lasciò quasi un migliaio di opere, attualmente conservate nella Biblioteca Municipale di Madrid, nella biblioteca del "Conservatorio Reale di Musica" di Madrid e, in misura minore, nella Biblioteca Nazionale.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Lirica XVIII", dalla tonadilla escénica "El majo y la italiana fingida" (Il maestro e la falsa italiana)


Aria "Las majas madrileñas" (Le maestre madrilene), dalla tonadilla "El deseo de La Pulpillo" (Il desiderio di La Pulpillo)


Strofa "Este pobrecito ciego" (Questo povero piccolo cieco), dalla tonadilla "El mundo al revés" (Il mondo al contrario)


Danza "Tirana del tripili" (Tirana del triplo), dal manoscritto "Spanische volkslieder" (Canzoni d'arte popolare spagnole)


Villancico dall'opera "Hasta aqui llegó el sainete" (Alla faccia del santone)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Alamán, Fernando J. Cabañas (2018), Bias de Laserna y Nieva in Diccionario Biográfico Electrónico. Ultimo accesso: 31 ottobre 2023. Disponibile presso: https://dbe.rah.es/biografias/31915/blas-de-laserna-y-nieva


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