ISAAC ALBÉNIZ

Isaac Manuel Francisco Albéniz y Pascual nacque nel 1860 a Camprodon (Spagna), figlio del funzionario doganale Ángel Albéniz e di sua moglie Maria de los Dolores Pascual. 

Si esibì per la prima volta all'età di quattro anni e, tre anni dopo, superò l'esame di ammissione al Conservatorio di Parigi, ma non fu ammesso perché ritenuto troppo giovane.

La sua carriera concertistica iniziò all'età di nove anni, quando il padre portò lui e la sorella Clementina in tournée nel nord della Spagna. All'età di 15 anni, aveva già tenuto concerti in tutto il mondo.

Nel 1876, dopo un soggiorno al Conservatorio di Lipsia, si recò a Bruxelles per studiare al locale conservatorio, dopo aver ottenuto una borsa di studio reale. Nel 1880, Albéniz si recò a Budapest per studiare con Franz Liszt, ma non lo trovò.

Tre anni dopo, incontrò il compositore Felip Pedrell, che lo ispirò a scrivere musica spagnola, come i Chants d'Espagne. All'Esposizione Universale di Barcellona (1888), il produttore di pianoforti Érard promosse la musica di Albéniz, sponsorizzando una serie di venti concerti.

Tra il 1889 e il 1892, il compositore raggiunse l'apice della sua carriera concertistica, effettuando tournée in tutta Europa. A Londra, scrisse alcune commedie musicali che attirarono l'attenzione del barone Francis Money-Cutts, il quale gli commissionò e gli fornì i libretti per l'opera Henry Clifford e per una trilogia di opere arturiane.

La prima di queste, Merlin (1898-1902) si pensava perduta, ma fu recentemente ritrovata ed eseguita. Albéniz lasciò incompleto il Lancillotto e non iniziò mai la terza opera, Ginevra. 

Nel 1900 iniziò a soffrire del morbo di Bright e tornò a scrivere musica per pianoforte. Tra il 1905 e il 1908 compose il suo ultimo capolavoro, Iberia (1908), una suite di dodici "impressioni" per pianoforte.

Nel 1883, Albéniz sposò la sua studentessa Rosina Jordana, dalla quale ebbe tre figli, di cui due sopravvissuti fino all'età adulta.

Morì nel 1909 a Cambo-les-Bains (Francia), a causa di una malattia renale. 

Fu uno dei principali compositori post-romantici che esercito una notevole influenza sui suoi contemporanei e sui compositori più giovani, oltre a essere stato vicino al gruppo letterario "Generazione del '98".

I suoi primi lavori furono, in gran parte, musica "da salotto". La sua prima composizione pubblicata fu Marcha Militar (1868). Scrisse anche opere negli stili tradizionali di Rameau, Bach, Beethoven, Chopin e Liszt fino agli anni '80 del XIX secolo. Scrisse almeno cinque zarzuelas, delle quali ne sopravvivono solo due.

Alla fine degli anni '80, la musica di Albéniz mosta un evidente influenza dello stile spagnolo, accompagnata da altre qualità più personali, come l'adozione di ritmi di danza spagnoli, l'uso del "cante jondo" (canto profondo) - la variante più seria del flamenco o della canzone gitana spagnola - l'uso di scale esotiche e il trasferimento del linguaggio chitarristico alla scrittura pianistica.

Il capolavoro del compositore, la suite Iberia, fu scritta durante i suoi ultimi anni in Francia, ma anche molte opere precedenti sono interessanti, come i Chants d'Espagne (1892), le opere liriche Merlin, Henry Clifford e Pepita Jiménez, la Rapsodia spagnola (1887) e la Catalogna (1899), dedicata al pittore Ramon Casas.

Trascrizioni di molti suoi brani, come Asturias (Leyenda), Granada, Sevilla, Cadice, Córdoba, Cataluña, Mallorca e Tango in Re maggiore, infine, furono realizzate da Francisco Tarrega per la chitarra classica, anche se Albéniz non compose mai per questo strumento.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Suite spagnola, op. 47" per pianoforte


"Canti di Spagna, op. 232" per pianoforte


"Tango in Re maggiore" per pianoforte o chitarra classica


"Ricordi di viaggio, op. 71" per pianoforte



"Pavana-Capriccio, op. 12" per pianoforte


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Isaac Albéniz [online]. Ultimo accesso: 17 ottobre 2023. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Isaac_Alb%C3%A9niz

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