ZDENĚK FIBICH

Zdeněk Fibich nacque nel 1850 a Všebořice (Repubblica Ceca). Istruito in casa dalla madre fino all'età di nove anni, fu, in seguito, mandato in un ginnasio di lingua tedesca e poi in un ginnasio di lingua ceca a Praga, dove rimase fino all'età di 15 anni.

Successivamente, fu inviato a Lipsia per studiare con Ignaz Moscheles (pianoforte), Salomon Jadassohn ed Ernst Richter (composizione). Dopo essere stato un anno a Parigi, Fibich concluse i suoi studi con Vinzenz Lachner a Mannheim. Negli anni successivi, ritornò dai genitori a Praga, dove compose la sua prima opera Bukovina.

All'età di 23 anni, sposò Růžena Hanušová e si stabilì a Vilnius (Lituania), dove aveva ottenuto un posto come direttore di coro. Dopo la morte della moglie e dei gemelli appena nati, ritornò a Praga (1874) e vi rimase fino alla morte, avvenuta nel 1900.

Nel 1875 sposò in seconde nozze la contralto lirico Betty Hanušová, ma la lasciò vent'anni dopo per la sua ex studentessa e amante Anežka Schulzová.

Tra le sue composizioni, figurano due quartetti d'archi, un trio per pianoforte, un quartetto per pianoforte e un quintetto per pianoforte, archi e fiati, poemi sinfonici, tre sinfonie e almeno sette opere liriche (tra le quali  Šárka La sposa di Messina), melodrammi (come la trilogia Hippodamia), musica litugica (come una Missa brevis).

Si ricorda anche il grande ciclo (quasi 400 pezzi) di opere per pianoforte, intitolato Moods, Impressions, Reminiscences, il quale servì come diario del suo amore per una sua allieva di pianoforte e uno dei pezzi di esso servì da base per l'opera strumentale Poème, la più conosciuta del compositore.

Le sue opere strumentali si inseriscono nella tradizione romantica tedesca, subendo dapprima l'influenza di Weber, Mendelssohn e Schumann e poi quella di Wagner. 

Le sue prime opere e circa 200 delle prime canzoni sono in tedesco e, insieme alle sinfonie e alla musica cameristica, furono molto apprezzate dalla critica tedesca, ma non da quella ceca.

La maggior pare delle opere di Fibich sono in ceco, anche se molte sono basate su fonti straniere, come Shakespeare, Schiller e Byron. Nella sua musica cameristica, più che altrove, Fibich usa melodie popolari boeme e ritmi di danza come la dumka.

Egli fu il primo a scrivere un poema nazionalista ceco, Záboj, Slavoj a Luděk, il quale ispirò il  Má vlast di Smetana. Fu anche il primo a utilizzare una polka nella suo Quartetto in La maggiore. 

Dopo il suo ritorno a Praga nel 1874, la musica di Fibich non fu apprezzata dalla comunità musicale cittadina, a causa dell'adesione del compositore alle teorie wagneriane sull'opera. Insieme all'estetologo musicale Otakar Hostinský, fu emarginato dall'establishment musicale del Teatro Nazionale e del Conservatorio di Praga e fu costretto a ripiegare sul suo studio di composizione privato.

Gran parte della ricezione della musica di Fibich, infine, si deve agli sforzi dei suoi studenti dopo la morte del loro insegnante, ma anche all'opera divulgatrice del critico musicale Nejedlý, che in varie monografie e articoli cercò di rimediare alle ingiustizie che subì in passato il compositore.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Poema" per orchestra


"Sinfonia n° 3 in Mi minore, op. 53" per orchestra


Ouverture dell'opera "Šárka"


"Poème (Grand Plie)" per pianoforte, dal ciclo "Moods, Impressions and Reminiscences, op. 41" (Umori, impressioni e reminescenze)


Missa Brevis in Fa maggiore


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Zdeněk Fibich [online]. Ultimo accesso: 1 giugno 2023. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Zden%C4%9Bk_Fibich

Commenti