LOYSET COMPÈRE

Loyset Compère nacque nella diocesi di Arras o nella contea di Hainaut intorno al 1445, proveniente da una famiglia di Saint-Omer.

Non si conosce nulla sulla sua formazione e si ipotizza che abbia frequentato la corte reale francese durante gli anni '60 del '400, poiché la sua prima composizione Puis que si biene si trova in un manoscritto contenente il repertorio della cappella del re di Francia.

Una raccolta a Cambrai suggerisce che il mottetto Omnium bonorum plena, forse composto per la consacrazione della Cattedrale di Cambrai nel 1472 o per una riunione delle corti di Francia e Borgogna nel 1468, fu composto a Cambrai nel 1468.

Il primo soggiorno milanese del compositore è documentato, poiché i duchi di Milano erano strettamente legati alla corte francese, tanto che il duca Galeazzo Maria Sforza chiese a Johannes Ockeghem, in una lettera del 1472, di reclutare cantori per la cappella ducale in corso di costruzione.

Compère fu uno dei cantanti contattati e, nel 1474, divenne membro della maniceria principale della cappella. 

Nel 1476 il duca cercò di far concedere a Compère il beneficio dell'abbazia di San Giorgio a Padova, ma esso era già stato assegnato. La carriera del compositore si concluse a Milano con l'assassinio del duca nel 1476 in quanto, l'anno successivo, la corte volle ridurre la cappella ducale e Compère fu licenziato.

Egli ritornò in Francia, dove potrebbe aver trascorso un periodo alla corte del duca Jean II di Borbone, del quale musicò tre sue poesie, anche se non è certo. 

Con certezza si sa che nel 1486 fu alla cappella reale di Francia e che una bolla papale del 1486 lo nominò capitolo della diocesi di Arras e cappellano ordinario e cantore del re di Francia.

Dal 1492 al 1493 fu membro del capitolo della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, dove fu nominato sacerdote. Nel 1494, Compère accompagnò il re Carlo VIII in Italia, stabilendosi a Roma l'anno successivo.

In questo periodo, compose i mottetti Crux triumphans, Propter gravamen, Quis numerare queat e Sile fragor.

Nel 1495 assistette alla battaglia di Fornoue e compose la canzone Vive le noble roy per celebrare la vittoria francese. Tra il 1498 e il 1500 fu, invece, decano alla collegiata di Saint-Géry a Cambrai.

Dal 1500 al 1503/1504 fu rettore della collegiata di Saint-Pierre a Douai, dimettendosi però da questa carica dopo poco tempo. Trascorse gli ultimi anni di vita nella collegiata di Saint-Quentin, della quale fu canonico dal 1491, godendo anche delle entrate di un beneficio nella diocesi di Coutances.

Nonostante gli altri incarichi, rimase legato alla Cappella Reale anche dopo il 1498 e, nel 1501, compose il mottetto Gaude prole regia per l'arrivo di Filippo il Bello a Parigi. Il testo è una preghiera a Caterina D'Alessandria e simboleggia l'elogio della santa da parte di Francia e Fiandre.

Invece, il mottetto Sola caret monstris (1507), fu una critica a papa Giulio II a favore di re Luigi XII. Morì nel 1518 a Saint-Quentin, all'età di 73 anni.

A differenza dei suoi contemporanei, Compère sembra aver scritto poche messe o, almeno, poche sono sopravvissute. Le sue composizioni più famose e popolari furono canzoni e mottetti.

Nella sua musica, è presente l'influenza dello stile borgognone e quello dei musicisti italiani contemporanei, i quali componevano frottole, la forma più leggera e popolare precedente il madrigale.

Fu un melodista di talento e molte sue composizioni furono usate dai compositori successivi come "cantus firmus" delle loro messe. 

In diverse occasioni, si mise alla prova con composizioni di grande difficoltà tecnica, come i quodlibet (brani musicali composti da diverse melodie unite con il contrappunto), dei quali un esempio è Au travail suis, che combina più di sei temi diversi di vari compositori all'interno dello stesso testo.

Scrisse anche diverse composizioni nella forma del "mottetto libero", la quale combina l'eleganza delle canzoni popolari italiane e la tecnica contrappuntistica dei musicisti fiamminghi. Alcune sue composizioni combinano testi diversi, come la paradossale Sile fragor, che unisce una supplica alla Beata Vergine Maria a un canto di bevuta in onore del dio Bacco.

Le canzoni sono le sue composizioni più caratteristiche e molti studiosi le considerano la parte migliore della sua produzione musicale. Esse sono a tre o quattro voci e sono distinguibili in:

- brani leggeri a quattro voci a cappella, in stile italiano, con testo sillabico e omofonico, oltre a presentare frequenti cadenze;

- opere a tre voci in stile borgognone, evocanti la musica di Guillaume Dufay;

- chansons-motets, molto simili al mottetto medievale.

In queste opere, la voce più bassa canta solitamente un "cantus firmus" lento in latino, mentre le voci superiori cantano parti più veloci in francese.

Molte sue opere furono stampate a Venezia da Ottaviano Petrucci, che contribuì alla loro popolarità e alla loro diffusione in tutta l'Europa rinascimentale.

Compère, infine, scrisse diversi brani di musica per il Magnificat e numerosi piccoli mottetti.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Magnificat


Messa della Beata Vergine Maria "Galeazescha"


Mottetto "Nous sommes de l'ordre de Saint Babouyn" (Noi siamo dell'ordine di San Babouyn)


Mottetto "Vous me faites morir d'envie" (Voi mi fate morire d'invidia)


Mottetto "O Bone Jesu"


Variazioni sulla frottola "Scaramella va alla guerra" di Josquin Des Prez


Mottetto "Crux triumphans"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, Loyset Compère [online]. Ultimo accesso: 29 giugno 2023. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Loyset_Comp%C3%A8re

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