EMILIE MAYER

Emilie Luise Friderica Mayer nacque nel 1812 a Friedland (Germania), figlia del farmacista Johann August Friedrich Mayer e di sua moglie Henrietta Carolina. Fin da piccola, studiò musica con l'organista Carl Heinrich Ernst Driver.

Nel 1841, la giovane si trasferì a Stettino per studiare composizione con Carl Loewe. Dopo la morte di questi (1869), fu costituita la "Società Loewe" e Mayer scrisse due sonate per alcuni suoi membri, come l'op. 47 (dedicata al barone von Seckendorff di Stargard) e l'op. 40 (dedicata alla sorella del compositore Martin Plüddemann di Kolberg).

Nel 1847, dopo la prima delle sue prime due sinfonie (in Do minore e in Mi minore) alla "Società strumentale" berlinese, si trasferì a Berlino per studiare con Adolph Bernard Marx (fuga e contrappunto doppio) e con Wilhelm Wieprecht (strumentazione).

In questo periodo, pubblicò le sue opere (lieder e canti, op. 5-7, 1848) e si esibì in concerti privati. Nel 1850, Wieprecht diresse la sua orchestra "Euterpe" in un concerto al "Teatro Reale", presentando esclusivamente composizioni della Mayer.

Ottenuto un grande successo, Emilie continuò sulla strada della composizione e, nel mentre, viaggiò in tutta Europa per assistere alle rappresentazioni delle sue opere.

Morì nel 1833 a Berlino, all'età di soli 20 anni.

Inizialmente, fu influenzata dal classicismo viennese mentre, in seguito, si diresse verso il romanticismo.

Le sue armonie presentano improvvise modulazioni e frequenti accordi di settima, fra cui la settima diminuita che permise a Mayer di ottenere molte risoluzioni. La caratteristica distintiva della sua musica, però, è la tendenza a stabilire la tonalità usando una settima di dominante, senza risolvere subito alla tonica o, talvolta, senza risolvere.

I ritmi delle sue opere sono molto complessi, con più strati che interagiscono in contemporanea.

La produzione musicale della Mayer annovera molte opere pianistiche e 12 quartetti per archi, oltre a un concerto per pianoforte, 15 ouverture, 8 sinfonie e un'opera lirica. Scrisse anche varie sonate per violino e violoncello, un singspiel, diverse canzoni e cori a 4 voci.

Del suo catalogo, nulla è sopravvisuto e molte composizioni sono considerate attualmente perdute. Le sue composizioni furono a lungo dimenticate dopo la sua morte e furono riscoperte solo verso il 1985.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Sinfonia n° 7 in Fa minore" per orchestra


Ouverture dell'opera "Faust"


Quartetto d'archi in Sol minore


Trio per pianoforte in Si minore, op. 16


"Notturno, op. 48" per violino e pianoforte


"Improvviso, op. 44" per pianoforte


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Emilie Mayer [online]. Ultimo accesso: 15 febbraio 2023. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Emilie_Mayer

Wikipedia, Die Freie Enzyklopādie, Emilie Mayer [online]. Ultimo accesso: 15 febbraio 2023. Disponibile presso: https://de.wikipedia.org/wiki/Emilie_Mayer










Commenti