PAOLO SERRAO

Paolo Serrao nacque nel 1830 a Filadelfia, in Calabria, figlio di Bernardo Serrao e di sua moglie Marianna Calabretta.

All'età di otto anni, si esibì a Catanzaro in un concerto per pianoforte e orchestra di Daniel Steibelt. Il successo ottenuto spinse il consiglio provinciale cittadino a chiedere al Ministero degli Affari Interni un posto gratuito per il giovane al Conservatorio di Napoli, dove fu ammesso nel 1839.

Qui studiò con Francesco Lanza (pianoforte), Gennaro Parisi (partimento od armonia sonata) e Carlo Conti (contrappunto e composizione). Durante gli anni studenteschi, compose quasi esclusivamente musica sacra per voci e orchestra.

Nel 1848 decise di abbandonare gli studi per arruolarsi come volontario nella guardia nazionale, partecipando ai moti di Napoli e combattendo contro i soldati borbonici. Il suo impegno politico è testimoniato dalla corrispondenza con l'amico pittore Andrea Cefaly, al quale dedicò la Serenata rusticana (1869) per pessalo (un contrabbasso modificato da Cefaly) e pianoforte.

Serrao riprese gli studi al conservatorio nel 1848, terminandoli l'anno successivo con il massimo dei voti. Nello stesso anno, il direttore del conservatorio, Saverio Mercadante, lo nominò "primo maestrino", incarico svolto fino al 1852, quando lo stesso Mercadante gli commissiono l'opera semiseria L'impostore per il "Teatro del Fondo" di Napoli.

A causa dei precedenti penali del compositore, l'opera non fu rappresentata, così come non lo fu la successiva Dionora de' Bardi (1853). Nel 1855, invece, compose una Sinfonia a grande orchestra in La maggiore in forma ciclica, usata pure nell'Omaggio a Mercadante (1871).

Negli anni '50, Serrao scrisse varie composizioni per pianoforte, come il Madrigale (1850), il Notturno-Barcarola (1855), la Prèmiere tarantelle e la Deuxième tarantelle (1860).

Al 1905 risale Nostalgia. Pensiero, scritta in onore della sua terra natale, la Calabria, colpita da un forte terremoto nella notte tra il 7 e l'8 settembre. Compose anche diverse trascrizioni, parafrasi e fantasie da e su opere di altri compositori operistici e romantici.

Nel 1857 andò in scena al "Teatro del Fondo" il melodramma semiserio Pergolesi e, l'anno successivo, compose per il Comune di Ortona il dramma sacro Gli ortonesi in Scio, un Tantum ergo, una Llitania grande e un Vespro solenne. 

Nel 1863, Serrao divenne maestro di armonia e contrappunto al Conservatorio di Napoli e, tre anni dopo, andò in scena al "San Carlo" il melodramma in quattro atti La duchessa di Guisa, su libretto di Francesco Maria Piave. Seguirono l'opera in quattro atti Il Figliuol prodigo (1868) e un rifacimento di Gabriella di Vergy (1869) di Donizetti.

Nel 1869 divenne docente di contrappunto e composizione al Conservatorio di Napoli e, l'anno dopo, compose il Requiem per soli, coro e orchestra, in occasione dei funerali di Mercadante.

Nel 1871 si occupò della riforma dei conservatori e fu anche nominato coadiutore al direttore degli studi del Conservatorio di Napoli e cavaliere della Corona d'Italia. 

Nel 1876 compose l'Omaggio a Vincenzo Bellini per doppio coro e orchestra, su testo di Enrico Golisciani. La sua produzione vocale fu poco ampia e scrisse prevalentemente romanze, tra le quali Fior di siepe. 

Nel frattempo, continuò l'attività didattica al conservatorio, della quale resta traccia nei testi storici (come il trattato Teoria degli accordi) e nei numerosi esercizi per lo studio dell'armonia e del contrappunto realizzati dagli studenti sotto la sua guida.

Morì nel 1907 a Napoli.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Tema e variazioni" per pianoforte


"Meditazione sulle quinte per moto retto" per pianoforte


"Polka" per pianoforte, dall'opera "Medea"


Fantasia sull'opera "Il trovatore" di Giuseppe Verdi


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Caputo, Simone (2018), SERRAO, Paolo in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 92 [online]. Ultimo accesso: 30 agosto 2023. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-serrao_%28Dizionario-Biografico%29/

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