CESARE CIARDI

Cesare Ciardi nacque nel 1818 a Prato, figlio del pittore e insegnante di disegno Giuseppe Ciardi. Fin da piccolo, il giovane mostra eccellenti doti musicali, trovando i suoi strumenti preferiti nel flauto e nell'ottavino.

All'età di 5-6 anni, il piccolo si costruì da solo alcuni flauti di canna, sui quali improvvisò semplici melodie molto orecchiabili. Egli iniziò a studiare il flauto con il flautista pratese Luigi Carlesi e il pianoforte con il pianista e compositore pratese Giuseppe Nuti.

All'età di 9 anni, Ciardi debuttò al "Palazzo Reale" a Genova davanti a Niccolò Paganini, che, subito dopo, portò con sé il fanciullo in tournée a Torino. Nel 1838, invece, si diplomò all'"Imperiale e Regio Collegio San Gaetano" di Firenze, dove studiò composizione con Geremia Sbolci.

Da lì a poco, iniziò una straordinaria carriera concertistica, che lo portò a esibirsi in molti importanti teatri italiani, acquisendo la fama di virtuoso dalle ottime capacità tecnico-espressive. Un giornalista e critico musicale del tempo esaltò le sue doti strumentali, includendolo tra i maggiori solisti dell'epoca.

Due anni dopo, il compositore eseguì la sua prima composizione, le Variazioni per flauto e pianoforte sopra un tema della Lucrezia Borgia. Insieme all'attività concertistica, dopo il 1838 iniziò a comporre, scrivendo soprattutto per il flauto e cimentandosi anche nella realizzazione di un melodramma.

Tra il 1842 e il 1847, la sua fama di musicista crebbe moltissimo in Italia e all'estero. Al 1846 risale la sua prima tournée estera, grazie all'interessamento dei fratelli Browne, suoi allievi inglesi in Toscana. Durante la stessa, Ciardi si esibì all'"Opera House" e alla Filarmonica di Londra.

Durante la tournée londinese del 1847, incontrò Rudal e Rose, costruttori del nuovo flauto di Theobald Boehm, che lo convinsero ad acquistarne un esemplare ma, secondo la "Gazzetta Fiorentina", "il nostro Ciardi studiò il flauto Boehm ma come i suoi superiori Briccialdi e Marini tornò all'antico". 

Infatti, Ciardi non usò mai questa tipologia di flauto, ma contribuì a diffondere in Russia il "sistema Briccialdi".

Nel 1851, quando morì la moglie Cherubina, Ciardi fece il suo debutto al "Teatro Borgognissanti" di Firenze con il melodramma giocoso Il Sindaco e la Zia, che riscosse un modesto successo.

Nel 1853, il compositore si recò a Parigi e, successivamente, a San Pietroburgo, dove resterà per anni come flautista dello Zar, direttore dei "Teatri Imperiali" e docente di flauto al Conservatorio di Pietroburgo. 

Qui insegnò il flauto a Ciaikovskij, diventandone amico, oltre a fare la conoscenza del celebre clarinettista Ernesto Cavallini, anche lui insegnante al conservatorio. Negli anni della permanenza in Russia, per i suoi meriti artistici e per la sua serietà professionale, Ciardi fu definito "primo flautista d'Europa". 

Al 1867 risale l'ultimo rimpatrio di Ciardi, documentato dal programma di un "Gran Concerto Vocale e Strumentale" a Prato, dove il compositore si esibì eccellentemente.

Rientrato nuovamente in Russia, a Strel'na, non riuscì a ritornare in Italia, a causa di un infarto che gli stroncò la vita nel 1877.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Il carnevale russo" per ottavino


"Duetto concertante sopra motivi dell'opera Lucia di Lammermoor, op. 121" per due flauti e pianoforte


"Duettino nell'opera Maria Padilla di Gaetano Donizetti" per flauto e pianoforte


Pezzo da salotto "La Capricciosa, op. 44"


Scherzo "L'Usignuolo, op. 61" per canto, flauto e pianoforte


"La folla, op. 64" per ottavino


Concerto per flauto in Re maggiore, op. 129


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, L'Enciclopedia Italiana, Cesare Ciardi [online]. Ultimo accesso: 22 agosto 2023. Disponibile presso: https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Ciardi

Bonaiuti, Alberto (2007), Cesare Ciardi: magnifico flautista in Welcome 2 Prato Website [online]. Ultimo accesso: 22 agosto 2023. Disponibile presso: https://www.welcome2prato.com/2009/01/cesare-ciardi-un-magnifico-flautista.html

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