GUILLAUME BOUZIGNAC

Guillaume Bouzignac nacque intorno al 1587 in Linguadoca (Francia), probabilmente a Narbonne o a Saint-Nazaire-d'Aude. Fu cherichetto nel coro della cattedrale di Saint-Just a Narbonne, come indica una menzione alla fine del mottetto O mors, ero mors tua nel manoscritto di Tours.

Nel 1604, probabilmente al termine del suo apprendistato alla scuola corale, firmò un contratto con il capitolo della cattedrale per ricoprire un incarico non precisato, forse un maestro dei bambini. Squattrinato, trovò vitto e alloggio presso un fornaio nel 1604.

Nel 1607 entrò nella cattedrale di "Saint-Pierre d'Angoulême" come corista e sotto-maestro di musica. Ebbe anche un impiego di musicista domestico presso il giudice reale e preposto di Angoulême, Gabriel de La Charlonye.

Ad Angoulême non risiedette a lungo, poiché si congedo nel 1608 e tornò a Narbonne, per saldare un debito con il suo vecchio padrone di casa. Nel 1609 lavorò come maestro dei bambini presso la collegiata di Saint-André a Grenoble, ma lascio il lavoro tre mesi dopo.

Segue un silenzio negli archivi fino al 1624, quando Bouzignac venne nominato maestro di musica della cattedrale di Saint-Etienne a Bourges. Nonostante la soddisfazione del capitolo della cattedrale, abbandonò l'incarico alla fine del 1626.

La sua nomina successiva fu a Rodez (1629), come maestro dei bambini per un anno. Ancora una volta, la sua biografia si interrompe dal 1632 al 1642 circa.

Un atto del 1642 rivela che fu beneficiario del posto vacante nella cattedrale di "Notre-Dame-de-l'Assomption" a Montauban. Il suo ultimo incarico di cui si ha notizia, tuttavia, fu quello di "maestro dei coristi ed esperto nell'arte della musica" nel capoluogo dell'Alvernia.

In assenza di prove contrarie, si presume che sia morto nel 1643 a Clermont-Ferrand.

La carriera di Bouzignac fu molto itinerante: questi spostamenti potrebbero essere stati il risultato di un carattere difficile o della stanchezza di assumersi, oltre alle responsabilità musicali, la responsabilità, il nutrimento e il mantenimento di diversi figli disperati.

Di lui, non è stato pubblicato nulla durante la sua vita. Ciò non impedì che la sua fama si estendesse oltre le città in cui esercitava, poiché fu citato da Marin Mersenne e da Annibal Gantez come un maestro molto capace, al pari di Antoine Boësset o Henri Frémart.

Le sue opere sono contenute principalmente in due manoscritti del XVII secolo, conservati rispettivamente nella cattedrale Saint-Gatien di Tours e nella Biblioteca Nazionale Francese a Parigi.

Alcune opere contengono delle dediche: per esempio, il mottetto Dum silentium si conclude con la frase "Pax pro principe Henrico", interpretabile come un omaggio a Enrico II, duca di Montmorency. Lo stesso mottetto, nel manoscritto parigino, termina con "pax pro inclito Vitali", interpretabile come allusione a Vital de Lestang, vescovo di Carcassonne dal 1621.

La somiglianza di stile tra i brani di Bouzignac e altri del manoscritto di Tours o di Parigi ha portato i musicologi ad attribuirgli numerosi altri brani di altri compositori.

Proprio questa situazione, rende difficile valutare lo stile del compositore. Tuttavia, sembra che il suo stile sia drammatico, dinamico e molto vario: utilizza doppi ritornelli, passaggi omofonici alla "mesurée antique" e piccole cellule ritmiche ripetute per sottolineare l'uso di una parola.

Le linee melodiche, le opposizioni ritmiche tra le voci e i contrasti soli-coro sottolineano spesso l'intenzione del testo. Secondo questo punto di vista, il suo stile è considerabile innovativo e moderno, passando dallo stile del '500 (in cui tutte le voci si equivalgono) allo stile barocco (in cui la voce superiore è autonoma dal resto del coro).


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Mottetto "In pace, in idipsum"


Mottetto "Ecce Homo"


Mottetto "Vulnerasti cor meum"


Mottetto "Tota pulcra es"


Mottetto "Jubilate Deo"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, Guillaume Bouzignac [online]. Ultimo accesso: 26 ottobre 2022. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Guillaume_Bouzignac




 










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