ALEKSANDR BORODIN


Aleksandr Porfir'evič Borodin nacque nel 1833 a San Pietroburgo (Russia) dal principe georgiano Luka Stepanovič Gedianov e dalla sua amante Evdokija Konstantinovna Antonova. Il principe, già sposato, fece registrare il neonato come legittimo figlio del servo domestico Porfirij Ionivič Borodin e, più tardi, lo riconobbe come figlio naturale.

All'età di nove anni, imparò diverse lingue e a suonare il pianoforte, il flauto e il violoncello, scrivendo la sua prima composizione, la Pol'ka in Re minore. Parallelamente alla musica, si interessò anche di esperimenti chimici, fabbricando fuochi d'artificio e altri divertimenti.

Nel 1850, indotto dalla madre, si iscrisse all'"Accademia Medico-Chirurgica" di San Pietroburgo, terminando gli studi sei anni dopo col massimo dei voti. Lo stesso anno, prese servizio come medico-assistente all"'Ospedale Militare di Fanteria", dove incontrò il compositore Modest Musorgskij, con il quale divenne subito amico.

Nel 1859 si recò all'estero per un perfezionamento scientifico e, durante il viaggio da Heidelberg a Baden-Baden, conobbe Ekaterina Sergeevna Protopopova, pianista di talento, che sposò e che gli diede tre figlie.

In quegli anni, Borodin portò avanti gli studi musicali, dimostrando le sue qualità di esecutore e compositore. Determinante fu l'incontro con Balakirev (1864), che gli fece intraprendere la missione di creare una cultura musicale nazionale, riparata dalle influenze occidentali.

Attraverso Balakirev, conobbe César Cui e Nikolai Rimsky-Korsakov che, insieme a Musorgsky, formeranno il "Gruppo dei cinque", il primo gruppo musicale a creare una cultura nazionale russa.

La sua vita fu sempre caotica e frenetica: era sempre a corto di tempo, correndo dal laboratorio per gli esperimenti chimici al pianoforte per comporre. Spesso non riusciva a completare i suoi lavori musicali e si faceva aiutare da qualche amico compositore. Di questo periodo, è l'opera Il principe Igor' (1970), realizzata dopo 17 anni, ma lasciata incompiuta e frammentaria.

Dopo il 1880, a causa della tubercolosi della moglie e degli impegni didattici, non riuscì a scrivere nulla di rilevante. All'inizio del 1880 compose una breve pagina orchestrale, V sredney Azii, in onore dello zar Alessandro II. In seguito, riprese Il principe Igor' e scrisse una nuova sinfonia in La minore, lasciata incompiuta.

Nel 1887 partecipò a un ballo della sua accademia e, durante la festa, cadde a terra e morì per un infarto. Furono gli amici Glazunov e Rimsky-Korsakov a completare e a rappresentare Il principe Igor' nel 1890.

Fu definito il più originale dei compositori russi della sua epoca: possedeva il dono di esprimere sentimenti ed emozioni con una sola frase musicale e, in ogni composizione, unì profondità espressiva a grande linearità melodica. Nonostante il poco tempo dedicato alla musica, lasciò numerose composizioni.

Borodin stesso considerò la sua musica "un passatempo, un riposo dalle occupazioni più serie" e, non a caso, molti studiosi lo definirono "il compositore della domenica", anche se pensava spesso alla musica quando faceva altro.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Danze Polovetsiane" dall'opera "Il Principe Igor'"



Quartetto per archi n°2



Sinfonia n° 2 in Si minore



Poema sinfonico "Nelle steppe dell'Asia centrale"



FONTI BIBLIOGRAFICHE
 
Wikipedia, L'Enciclopedia Libera, Aleksandr Porfir'evič Borodin [online]. Ultimo accesso: 13 ottobre 2022. Disponibile presso: https://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Porfir%27evi%C4%8D_Borodin










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