RITA STROHL


Rita Strohl (nata Aimée Marie Marguerite Mercédès Larousse La Villette) nacque nel 1865 a Lorient (Francia), figlia di Jules La Rousse La Villette e della pittrice Élodie La Villette. 

Studentessa dotata, entrò al "Conservatorio di Parigi" all'età di 13 anni, dove studiò pianoforte e solfeggio, mentre canto e composizione li studio privatamente.

Fu membro della "Société des auteurs, compositeurs et éditeurs de musique" (SACEM). Nel 1884, iniziò a pubblicare i suoi trii di musica da camera e, l'anno successivo, la sua Messe pour six voix, orchestre et orgue résonne. 

Nel 1888, sposò il sottotenente Émile Strohl, da cui prese il cognome e con cui ebbe quattro figli. Dopo la morte di Strohl, sposò il maestro vetraio Richard Burgsthal, di quasi vent'anni più giovane di lei. 

Nel 1912, con il secondo marito e il sostegno finanziario di Odilon Redon, Gustave Fayet e altri, creò il teatro "La Grange" di Bièves, il quale, sfortunatamente, ebbe vita breve, poiché fu chiuso all'inizio della Prima guerra mondiale. 

Nel 1930 divorziò da Burgsthal e si trasferì in Provenza a vivere con la figlia e il nipote. Morì nel 1941 a La Gaude (Francia).

Fu autrice di numerosi brani vocali, sinfonici e cameristici. Molto onorata da Pierre Louÿs e Henri Duparc, la sua musica, morta quasi dimenticata, ha acquisito un rinnovato interesse negli ultimi anni.

La sua condizione di donna musicista e il suo forte carattere, nonché il desiderio di sfuggire alla mondanità parigina, possono spiegare le ragioni del suo oblio: molte sue opere non furono mai pubblicate o registrate e, attualmente, i manoscritti delle stesse sono nelle mani dei suoi discendenti a Lorient.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Grande Sonata drammatica "Titus et Bérénice"" per violoncello e pianoforte



"Solitudine" per violoncello e pianoforte



"Due poemi messi in musica" per voce e pianoforte



"5 poemi di Baudelaire" per voce e pianoforte



FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Rita Strohl [online]. Ultimo accesso: 29 ottobre 2022. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Rita_Strohl

Wikipédia, L'Encyclopédie Libre, Rita Strohl [online]. Ultimo accesso: 29 ottobre 2022. Disponibile presso: https://fr.wikipedia.org/wiki/Rita_Strohl


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