THOMAS WEEKLES

Thomas Weekles nacque e fu battezzato nel 1576 nella chiesa del villaggio di Elsted, vicino Chichester (Regno Unito). Si è suggerito che suo padre fosse John Weeke, rettore di Elsted, ma non ci sono prove certe.

Nel 1597 pubblicò il suo primo libro di madrigali, dedicato a George Philpot. Verso la fine dell'anno successivo, fu nominato organista al "Winchester College", dove rimase per due o tre anni.

Durante questo periodo, compose altri due volumi di madrigali. Ottenne il "Bachelor of Music" al New College di Oxford nel 1602 e si trasferì a Chichester per assumere l'incarico di organista e di "informator choristatum" (istruttore dei coristi) presso la locale cattedrale, oltre all'incarico di chierico.

L'anno successivo sposò Elizabeth Sandham, una nobildonna locale, dalla quale ebbe tre figli.

Il suo quarto e ultimo volume di madrigali (1608) reca nel frontespizio una menzione di sé stesso come "Gentleman" della cappella reale, tuttavia i registri non lo menzionano, quindi poteva al massimo essere un "Gentleman straordinario", un sostituto dell'incaricato permanente.

Il coro della "Cattedrale di Chicester" aveva spesso problemi con le autorità per la sua condotta, anche perché Weekles diventò un alcolizzato. Nel 1609 fu accusato di assenza non autorizzata dalla cattedrale, ma fino a quattro anni dopo, non venne menzionato alcun comportamento da ubriaco.

Nel 1611 fu segnalato al vescovo per essere "noto e famoso per essere un ubriacone e un bestemmiatore" e, di conseguenza, venne destituito. Tuttavia, rimase all'incarico fino alla sua morte, anche se il suo comportamento non cambiò. Nel 1619 fu nuovamente segnalato al vescovo.

Nel 1622 morì sua moglie e lui era già stato reintegrato nella cattedrale, anche se trascorreva molto tempo a Londra. Morì in questa città nel 1623, in casa di un amico.

Fu noto soprattutto per la sua musica vocale, in particolare per i madrigali e la musica ecclesiastica. Egli scrisse più servizi anglicani di qualsiasi altro compositore dell'epoca, soprattutto per il canto della sera. Molti suoi inni sono in versi, adatti al piccolo coro della "Cattedrale di Chichester", anche se vi sono brani più ampi, forse destinati alla "Chapel Royal".

Molti suoi inni ecclesiastici furono inclusi nel The Oxford Book of Tudor Anthems nel 1978. Weekles scrisse poca musica strumentale, eseguita raramente. La sua musica consortile, infine, è di tono cupo, in contrasto con gli allegri madrigali.

I madrigali di Weelkes sono spesso paragonati a quelli di John Wilbye. Essi sono molto cromatici e presentano un contrappunto organico e vario, oltre a un ritmo non convenzionale. Alcuni suoi madrigali furono ristampati in raccolte popolari nel XVIII e XIX secolo.

Fu amico del madrigalista Thomas Morley, morto nel 1602, quando Weekles aveva poco più di vent'anni. La morte dell'amico fu commemorata nel madrigale A Remembrance of my Friend Thomas Morlet, noto anche come Death hath Deprived Me.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Madrigale a 5 voci "Death hath deprived me" (La morte mi ha privato)


Madrigale a 5 voci "O Care, thou wilt despatch me" (O Cura, tu mi spedisci)


Madrigale "Rejoice in the Lord" (Rallegrarsi nei Signore)


Inno "Gloria in excelsis Deo"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Thomas Weekles [online]. Ultimo accesso: 10 ottobre 2022. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Weelkes







Commenti