ANTONIO LÓPEZ ALMAGRO

Antonio López Almagro nacque nel 1839 a Murcia (Spagna) da Antonio López Marin e da Catalina Almagro Molina. 

All'età di dieci anni, iniziò gli studi musicali con Julián Gil e, successivamente, studiò pianoforte con Juan Diego Manresa. In seguito, continuò da solo e inizio a pubblicare le sue prime composizioni dal 1854 (mazurche, notturni, fantasie e altre piccole opere "salottiere").

Nel 1857 acquisto uno dei primi armonium arrivati in Spagna e ne iniziò a scoprire le possibilità dinamiche, la varietà timbrica e la varietà-plasticità sonora, che gli valsero il nome di "organo espressivo".

Nel 1861 sposò la violinista María de la O. Lacárcel Caballero e, da allora, la loro casa in Calle San Cristóbal fu un luogo di incontro per insegnanti e appassionati di musica. Nel 1867 fu il principale promotore di una Società Filarmonica, presso la quale si tennero lezioni musicali gratuite, si organizzarono concerti settimanali e si formò un gruppo corale numeroso e ben affiatato.

Dopo la rivoluzione del settembre 1868, questa società fu integrata con un'altra, chiamata "La Juventud". In questo periodo, compose il Sanctus, Agnus e Benedictus, eseguiti insieme al Kiries, Gloria e Credo in una messa della Santissima Trinità alla parrocchia di San Juan. 

Oltre a questa messa, scrisse anche un Adiós a Murcia (1868), la romanza Più che mai (1868) e un Himno a la libertad (1868). Nel 1869 scrisse, invece, la cantata Himno a las artes e la sinfonia Thader.

Nel 1872, Francisco Asenjo Barbieri, Mariano Soriano Fuentes e altri amici visitarono Murcia e lo ascoltarono suonare l'armonium, incoraggiandolo a spostarsi a Madrid. 

Nello stesso anno, liquidò l'attività commerciale e si dedicò alla stesura del suo Método de Harmonium, addirittura premiato all'Esposizione Universale di Vienna (1873).

Si stabilì definitivamente a Madrid nel 1875-1876, quando divenne professore aggiunto presso la Scuola Nazionale di Musica e Declamazione. In quegli anni, si cimentò nella zarzuela, ma i suoi El hidalguillo de Ronda e Ruede la bola ebbero scarso successo e ci riprovo soltanto nel 1883 con Capitán Centellas, in collaborazione con Fernández Caballero.

A Murcia ritornava durante le vacanze scolastiche e qui era molto apprezzato, come affermano i quotidiani dell'epoca che riportavano spesso notizie sulla sua attività: ad esempio, debuttò al teatro Romea la zarzuela Dar posada al peregrino (1874); musicò l'Hymno a S. M. D. Alfonso XII de Borbón (1875); fu nominato Cavaliere dell'ordine reale e insigne di Isabella la Cattolica (1882) e compose una Barcarola, il Canto de Amor e la Zambra moruna (1894).

Nel 1881 entra in società con D. Antonio Romero e, alla morte di questi, assume la gestione della casa editrice e del negozio musicale "Casa Romero". Nel 1888 fu creata la cattedra di armonium presso la "Scuola Nazionale di Musica e Declamazione" e lui la ottenne, ma nel 1901 la cattedra fu abolita.

A casa di questo fallimento professionale e di problemi di salute, si ritirò a Villarejo del Valle, un piccolo villaggio della Sierra de Gredos, dove morì nel 1904.

Il "Diccionario de la Música Española e Hispanoamericana" comprende un ampio elenco delle sue opere, distinguendole tra opere didattiche, musica scenica, musica sinfonica, coro e accompagnamento, voce e pianoforte, pianoforte solo, armonium e musica religiosa.

Tra le opere didattiche rientrano il Metodo completo teorico e pratico per fisarmonica, L'armonium della doppia espressione e il Metodo Harmonium. Tra le opere per coro e accompagnamento si ricordano Cuatro Villancicos, Flores a María e Salve Regina. Tra quelle per pianoforte rientra Cintra e Alborada, mentre tra quelle per armonium si ritrovano Romanza sin palabras e Vals brillante.

Ha anche collaborato con Díaz Cassou, trascrivendo musicalmente le canzoni tradizionali di Murcia alla fine dei suoi libri Pasionaria murciana ed El cancionero panocho.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Arabesco" per harmonium


"Valzer brillante da salotto" per harmonium


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, La Enciclopedia libre, Antonio López Almagro [online]. Ultimo accesso: 19 agosto 2022. Disponibile presso: https://es.wikipedia.org/wiki/Antonio_L%C3%B3pez_Almagro

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