ANDREA FALCONIERI

Andrea Falconieri nacque nel 1585 a Napoli. Fin da giovane, fu indirizzato allo studio del liuto e del chitarrone. Molto probabilmente, fu allievo di Jean de Macque a Napoli e, successivamente, di Santino Garsi, virtuoso di liuto, a Parma, sotto la protezione del duca Ranuccio I Farnese.

Nel 1614 si allontanò improvvisamente da Parma, senza lasciare tracce e senza far conoscere le sue motivazioni. Si diresse a Mantova, dove lavorò temporaneamente.

Il compositore, successivamente, si trasferì a Firenze, dove soggiornò, con tutta probabilità, tra il 1615 e il 1619. Nel 1616 pubblicò a Roma Il primo libro di villanelle, che dedicò al cardinale de' Medici.

Secondo le lacunose e frammentarie notizie biografiche, Falconieri fu a Modena tra il 1620 e il 1621, dove mise a frutto il suo talento di suonatore di chitarrone e di "chitarriglia alla spagnola", specie per accompagnare composizioni burlesche. 

Dopo essere stato attivo in Spagna e in Francia, ritornò in Italia. Si ha notizia della sua partecipazione, insieme al sopranista e compositore Loreto Vittori, ai festeggiamenti per le nozze di Margherita de' Medici e Odoardo Farnese (1628). Certamente, nel 1629 fu già nuovamente a Parma.

Recentemene, è stata fatta luce sul suo soggiorno a Genova, nella quale avrebbe soggiornato dal 1632 fino al 1637 circa. Qui svolse soprattutto attività didattica, che si concentrò intorno a Santa Brigida, uno dei più prestigiosi collegi religiosi della città.

Nel 1639 ritornò a Napoli come liutista nella cappella reale, succedendo nel 1648 al precedente maestro di cappella Giovanni Maria Trabaci. Continuò a prestare servizio fino alla morte, che sopraggiunse per peste nel 1656.

Il libro primo di villanelle a 1, 2 et 3 voci. Con l'alfabeto per la chitarra spagnola si colloca nell'ultima fase di sviluppo di questa forma vocale fiorita parallelamente al madrigale. Nelle sue villanelle, permane il tipico carattere popolaresco e danzante, a cui l'autore sovrappone raffinate melodie, non esenti da madrigalismi, che impreziosiscono alcune composizioni.

Di estremo interesse appare Il primo libro di canzone, sinfonie, fantasie, capricci, brandi, correnti, gagliarde, alemane, volte per violini e viole overo altro strumento con il basso continuo, contenente numerosi brani di forma differente e considerabile una vera e propria summa della produzione strumentale del tempo.

Sono importanti le forme di danza e la descrittività di alcune composizioni, esemplificati in alcuni titoli (La ennamorada, La desiderata, L'infante Arcibizzarra). Falconieri anticipa la sonata a tre, rendendosi partecipe del processo di evoluzione in cui si vanno consolidando l'omofonia e il basso continuo e la musica strumentale diventa sempre più indipendente dalle forme vocali.

Oltre alle composizioni sopra citate, si ricordano il Primo libro di madrigali a 5 e 10 voci; Il quinto libro delle musiche a una, due, tre voci; Sacrae modulationes a 5, 6 voci e Musiche a una, due e tre voci libro sexto, con l'alfabeto della chitarra spagnola.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Ciaccona


Variazioni su "La Folia" per violini e basso continuo


Passacaglia da "Il Libro primo di Canzone"



Villanella "E viver e morire"



Villanella "Oh bellissimi capelli"



Follie per la mia signora Doña Tarolilla de Carallenos



Sonata "Battalla Barabaso yerno de Satanas" (Battalla Barabaso, genero di Satana) per flauto dolce, violino e basso continuo


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Artuso, Pacifica (1994), FALCONIERI, Andrea in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 44 [online]. Ultimo accesso: 27 agosto 2022. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/andrea-falconieri_%28Dizionario-Biografico%29/





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