WŁADYSLAW ŻELEŃSKI


Władysław Marcjan Mikołaj Żeleński nacque nel 1837 a Grodkowicach. Il padre, Marcjan Żeleński, era un pianista dilettante eccezionalmente dotato e si cimentava nella composizione, mentre la madre era Kamila Russocka. 

Nel 1846, durante il massacro della Galizia, la casa di famiglia fu attaccata da contadini armati, il padre fu ucciso e la moglie e i figli si spostarono a Cracovia.

Tra il 1850 e il 1857, Żeleński frequentò il Sant'Anna (Kolegium Nowodworski), studiando con Kazimierz Wojciechowski (pianoforte) e dal 1854 con Jan Germasz. Studiò pure con Franciszek Mirecki (composizione). All'età di vent'anni, aveva già composto due quartetti per archi, un trio per pianoforte e un'ouverture orchestrale.

Nel 1857, su richiesta della madre, iniziò gli studi di Filosofia presso l'"Università Jagellonica", che proseguì all'"Università Carlo" di Praga, conseguendo il dottorato nel 1862. A Praga, dal 1859 studiò pianoforte con Alexander Dreyschock. Tuttavia abbandonò presto l'idea della carriera pianistica, concentrandosi sullo studio del contrappunto e dell'organo con Josef Krejči.

Alla fine del 1866 inizio gli studi di composizione al Conservatorio di Parigi con Napoléon-Henri Reber, lavorando simultaneamente alla sua opera Dziwożona, mai completata. Tra il 1868 e il 1870, completò privatamente gli studi di composizione con Bertold Damcke.

Nel 1870 ritornò in Polonia, dapprima a Cracovia (dove ebbe luogo il suo primo concerto da compositore) e poi a Varsavia (dove, dopo la morte di Stanisław Moniuszko, prese la classe di armonia e contrappunto al locale conservatorio).

Nel 1878 divenne direttore artistico della "Società musicale di Varsavia" e quattro anni dopo ritornò a Cracovia, dove fondò il "Conservatorio di Cracovia" che diresse fino alla morte (1921). Qui tenne la classe di organo e conferenze su argomenti teorici.

Żeleński fu uno dei principali rappresentanti del neoromanticismo musicale polacco e il più eminente autore di opere e canzoni dopo Stanisław Moniuszko. La sua estetica artistica fu influenzata soprattutto dalla musica di Mendelssohn e Schumann, oltre che da Moniusko e Smetana. 

Successivamente, il suo ideale divenne Brahms e passò ad ammirare Dvořák e Čajkovskij e a lodare il dramma musicale di Wagner per la stretta fusione tra musica e testo. Una delle sue fonti di ispirazione era la musica popolare, alla quale si rivolgeva per un senso di dovere patriottico. 

Compose quattro opere (Konrad Wallenrod, Goplana, Janek, Stara Baśń), lavori orchestali (le ouverture Nei tatra ed Echi della foresta, oltre a due sinfonie), un Concerto per pianoforte e orchestra in Mi bemolle maggiore, una Romanza per violoncello e orchesta, opere da camera, pezzi per violino e pianoforte e per pianoforte solistico, preludi per organo e numerose canzoni per voce e pianoforte, ispirate alle opere di poeti polacchi (Mickiewicz, Lenartowicz e Przerwa-Tetmajer). 

I suoi lavori sono oggi in gran parte dimenticati. Durante la sua vità, però, le sue opere furono molto apprezzate, anche se non superarono i confini nazionali e, dopo il 1900, furono considerate conservatrici e messe in ombra dai compositori della Giovane Polonia.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Poema sinfonico "Nei Tatra"



Aria da "Goplana"



Concerto per pianoforte e orchestra in Mi bemolle maggiore, op.60



FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, Wolna encyklopedia, Władysław Żeleński [online]. Ultimo accesso: 16 luglio 2022. Disponibile presso: https://pl.wikipedia.org/wiki/W%C5%82adys%C5%82aw_%C5%BBele%C5%84ski



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