PAOLO QUAGLIATI
Paolo Quagliati nasce nel 1555 a Chioggia da una famiglia nobile e benestante. Non si hanno notizie sulla sua formazione musicale e sacerdotale. Si sa che nel 1594 ottenne la cittadinanza romana e che nella settimana santa del 1576 il suo nome compare tra i cantanti impegnati nella confraternita di San Rocco, con la quale continuò a collaborare nel 1586 e nel 1591.
Dal 1591 al 1621, fu
organista in Santa Maria Maggiore, mentre nel 1595 fu presente come organista in
Sant’Apollinare. Fu anche attivo come compositore nell’Arciconfraternita del
SS. Crocefisso in San Marcello.
Probabile la sua
appartenenza alla "Salve", la formazione musicale della Cappella Paolina di Santa
Maria Maggiore: a tale istituzione fu legata la raccolta Motecta octonis et
psalmus Dixit Dominus duodenis vocibus, dedicata alla Vergine Maria e al
Collegio dei canonici della basilica.
Nel 1616 suonò come
organista del secondo coro in San Giacomo degli Spagnoli per la festa del
patrono. Nel 1585 dedicò a Giovanna Gaetana Orsini, contessa di Nerola, un libro
primo di Canzonette spirituali de diversi a tre voci. La raccolta
contiene proprie parafrasi devote di canzonette profane e brani di diversi
musicisti romani.
Nel 1601 dedicò al cardinale
Ottavio Pallavicini il libro primo di Recercate et canzone a quattro
voci. Nei primi dieci anni del ‘600, fu al servizio del cardinale Odoardo
Farnese, come testimonia la dedica del Primo libro de’ madrigali a quattro
voci.
Risale al 1611 la
pubblicazione del Carro di fedeltà d’amore rappresentato in Roma da cinque
voci per cantar soli et insieme, con testi di Pietro della Valle. Gli Affetti
amorosi spirituali a una, due e tre voci contengono vari madrigali devoti,
villanelle, una romanesca, una terzina e un dialogo: sono dedicati a suor Anna
Maria Cesi, monaca del convento di Santa Lucia in Selci.
Ad Alessandro Ludovisi,
arcivescovo e poi cardinale di Bologna, Quagliati dedicò un libro di mottetti e
dialoghi a due, tre, quattro, cinque e otto voci. Al cardinale Ludovico Ludovisi,
nipote di Alessandro, dedicò la collezione sacra Lilla campi a due e
quattro voci e il secondo libro di Mottetti e dialoghi a otto voci,
concertati con voci sole.
Nel 1623 diede alla luce La
sfera armoniosa, composizione celebrativa per le nozze di Nicolò Ludovisi
con Isabella Gesualda, principessa di Venosa. La raccolta contiene arie,
madrigali e villanelle a una e due voci, con alcuni tra i più antichi esempi di
composizioni vocali concertate con un violino o con violino e tiorba.
Morì nel novembre 1628 nel
Palazzo della Cancelleria (dove abitava) e fu sepolto a Santa Maria Maggiore.
Sul ricordo che ne offrì nel 1640 Pietro Della Valle, suo discepolo, la
storiografia musicale del 1800-1900 lo ha voluto elevare a pioniere della
monodia moderna in Roma.
BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO
"Cantate Domino", dalla raccolta "Selva armonica"
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Della Librera, Luca (2016), QUAGLIATI,
Paolo in Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 85 [online].
Ultimo accesso: 4 luglio 2022. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/paolo-quagliati_%28Dizionario-Biografico%29/
Wikipedia, The free
encyclopedia, Paolo Quagliati [online]. Ultimo accesso: 4 luglio 2022.
Disponibile presso: https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Quagliati
Commenti
Posta un commento