ALFONSO FERRABOSCO IL GIOVANE

Alfonso Ferrabosco il Giovane nacque nel 1575 circa a Greenwich (Regno Unito), figlio illegittimo del compositore italiano Alfonso Ferrabosco il Vecchio. Sua madre potrebbe essere stata Susanna Symons, sposata in seguito dal padre. 

Fu affidato alla tutela di Gomer van Awsterwyke, membro della corte della regina Elisabetta I. Fu avviato allo studio del violino e del canto e, successivamente, si dedicò alla composizione. Sebbene il padre avesse chiesto che il figlio fosse mandato da lui in Italia, dove si era trasferito con la moglie, la regina insistette purché rimanesse in Inghilterra. 

Ferrabosco rimase sotto la tutela di Awsterwyke fino alla morte di questi (1592), iniziando in quel periodo una lunga carriera come musicista di corte. Alla morte della regina (1603), partecipò alle esequie come liutista. 

Il successivo re, Giacomo I, lo nominò membro a vita dei "King's musicians for the viols". Dopo l'Unione delle Corone, divenne precettore musicale privato del principe Enrico e stalliere di camera privata. Fu pagato per "fare le canzoni" per il masque di Anna di Danimarca La visione delle Dodici Dee (1604). 

Collaborò con Ben Johnson e Inigo Jones su diversi progetti, tra cui The Masque of Blackness (1605) e scrisse musica per molti altri masques. Le sue musiche furono pubblicate nel 1609 da John Browne, tra cui una serie di ambientazioni di poesie di John Donne e Thomas Campion, delle Ayres per liuto e violino e un metodo per viola. 

Alla morte prematura del principe Enrico (1612), Alfonso divenne insegnante del nuovo erede al trono, Carlo. Nel 1623 divenne "musico da camera" e due anni dopo, una volta che il principe Carlo salì al trono, confermò al musicista tutti gli incarichi conseguiti e, nel 1626, gli conferì il titolo di "composer in ordinary by the King", al posto del defunto John Cooper e quello di "composer of the King's music".

Morì nel 1628 e fu sepolto nella chiesa di Sant'Alfege a Greenwich.

Scrisse spesso nel nuovo stile barocco declamatorio e, sebbene non fosse mai stato in Italia, conosceva bene la musica italiana contemporanea. La sua reputazione si costruì sulla sua abilità di violista e ancor più sulle sue composizioni violoncellistiche. Si trattava di opere altamente idiomatiche, con molte divisioni e linee virtuosistiche. 

Scrisse anche molti In nomines, ottimi esempi di quel genere popolare e fu uno dei primi a scrivere musica per lira-viola in intavolatura, insieme a Coprario, oltre a scrivere un libro di Lezioni per la viola lira. Infine, gli viene attribuito il merito della diffusione, nei paesi anglossassoni, della viola-lira, strumento derivato dalla lira da gamba italiana.

Ferrabosco ebbe continuamente difficoltà con i debiti e fu coinvolto in un progetto che prevedeva vari diritti sul fiume Tamigi, tra cui il dragaggio della ghiaia e l'imposizione di multe alle persone che causavano fastidi sul fiume. 

Rispetto alla vita avventurosa del padre, ebbe un'esistenza tranquilla e agiata, godendo di una buona fama, seppure circoscritta al mondo britannico. Il suo stile compositivo è alquanto tradizionale e legato a un'impostazione tipicamente contrappuntistica, priva di coloriture. 

Un'analisi più profonda mostra però un linguaggio polifonico più vivace e virtuosistico nelle Fantasie, mentre le Pavane sono costruite su una struttura più equilibrata e meno brillante. 


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Lamentazioni


Four-notes Pavan à 5 ("Pavana a quattro note")


In Nomine à 6 n° 3




Fantasia à 4 n° 5




FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Alfonso Ferrabosco the Younger [online]. Ultimo accesso: 25 luglio 2022. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Alfonso_Ferrabosco_the_younger

De Salvo, Salvatore (1996), FERRABOSCO in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 46 [online]. Ultimo accesso: 25 luglio 2022. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/ferrabosco_%28Dizionario-Biografico%29/


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