RUGGERO MANNA

Ruggero Manna nacque nel 1808 a Trieste, figlio del conte Pietro Manna e della cantante Carolina Bassi. Stimolato dall'ambiente teatrale nel quale lavorava la madre, il giovane sviluppò un precoce talento musicale.

Nel 1815 iniziò a studiare pianoforte con lo zio materno Ladislao Bassi a Milano e, due anni più tardi, con Vincenzo Lavigna. Nel 1821 proseguì gli studi a Bologna, scrivendo nello stesso periodo almeno due sinfonie, una cantata e una messa.

Diplomatosi a soli 15 anni, Manna si trasferì a Cremona, dove cominciò la sua attività compositiva. Nel frattempo, viaggiò molto per completare la sua formazione e tappa privilegiata fu Vienna, dove scrisse l'opera Francesca da Rimini (1832), mai rappresentata.

Allo stesso anno, risale l'opera Jacopo di Valenza, la quale gli fece riscuotere un grande successo che gli valse la nomina a maestro concertatore del Teatro Comunale di Trieste.

Nel 1835 divenne maestro di cappella del duomo di Cremona e direttore dell'orchestra del teatro locale. Nel frattempo, collaborò con la Società Filarmonica e contribuì alla creazione della Sala degli Esercizi Musicali (1835-1850) e della Pia Istituzione musicale (1850).

Fu anche fondatore di una scuola di canto gratuita per i giovani, allo scopo di diffondere la formazione musicale e di creare un serbatoio di cantori per le funzioni liturgiche del duomo di Cremona.

Si approcciò, tra l'altro, al teatro, con le opere Preziosa (1845) e Il profeta (1842) e, nonostante il successo dei due lavori, Manna lasciò il mondo teatrale in favore della musica vocale sacra e di quella profana da camera.

Oltre al lavoro di compositore ed esecutore, Manna fu corrispondente della Gazzetta musicale di Milano e membro onorario di varie società filarmoniche italiane.

Morì nel 1864 a Cremona.

La maggior parte delle sue composizioni è inedita ed è conservata a Cremona, Ostiglia e Milano.

La sua produzione musicale annovera varie opere e molta musica vocale cameristica, ma anche musica strumentale per orchestra e per organici cameristici.

La parte dominante della sua produzione è costituita dalla musica sacra, fra la quale si ricordano diverse messe, vari Requiem e numerose opere incentrate sul culto mariano (Stabat Mater, Salve Regina e un'Ave Maria).

Viene, infine, ricordato un De profundis (1848), scritto per la morte del violinista C. Bignami e l'oratorio Gli esuli di Israello (1862), che elevò definitivamente Manna a compositore di musica sacra. 


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Sinfonia dell'opera "Preziosa" ridotta per organo


"Divertimento brillante" per violino e organo


"Dies Irae" per coro SATB, dalla "Grande Messa dei Morti"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Zappalà, Pietro (2007), MANNA, Ruggero in Dizionario Biografico degli Italiani [online]. Ultimo accesso: 10 marzo 2025. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/ruggero-manna_%28Dizionario-Biografico%29/

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