SIEGMUND VON HAUSEGGER

Siegmund Edler von Hausegger nacque nel 1872 a Graz (Austria), figlio dell'avvocato e docente privato Friedrich Edler von Hausegger e di sua moglie Hedwig Gödel. 

Ricevette le prime lezioni di pianoforte dalla madre e, in seguito, imparò da autodidatta il corno, il violino e l'organo. Suo padre, invece, gli fece conoscere la musica di Wagner fin da piccolo ed egli divenne un grande ammiratore del compositore tedesco per tutta la vita.

Studiò letteratura, filosofia, storia e storia dell'arte all'Università di Graz e, nello stesso tempo, proseguì la formazione musicale con Erich Wolf Degner, Karl Pohlig e Martin Plüddemann.

Fu attivo come direttore d'orchestra a Graz, Monaco, Francoforte sul Meno, Berlino e Amburgo. Fu anche direttore principale e insegnante dell'Orchestra Filarmonica di Monaco e, infine, interprete delle opere della "Nuova Scuola Tedesca" e di Anton Bruckner.

Dal 1934, Hausegger fu membro del "Führerrat der deutschen Komponisten", all'interno della "Reichsmusikkammer".

Non essendo iscritto al Partito Nazista, fu minacciato e accusato continuamente. Già nel 1933 fu strappato dal podio dalle SA per essersi rifiutato di suonare la canzone di Horst Wessel durante un evento. Seguirono avvertimenti di arresto della Gestapo, che lo contrinsero a dimettersi dalla carica di presidente dell'"Akademie der Tonkurst" e da tutte le altre cariche.

Morì nel 1948 a Monaco (Germania).

Come compositore, Hausegger si orientò soprattutto verso la musica di Wagner e, in misura minore, di Bruckner. Si nota anche una certa somiglianza con lo stile di Mahler, anche se i tratti parodico-alienanti di quest'ultimo sono poco presenti nella produzione hauseggeriana. 

Dapprima, il compositore scrisse opere liriche, ma poi passò alla poesia sinfonica e alle sinfonie a programma, avvicinandosi a Liszt e Strauss. Nei suoi modelli extramusicali, infatti, dà poco spazio al timbro, preferendo l'ideale lisztiano di una "idea poetica" che si dissolve nella musica.

Le sue opere orchestrali sono idealistiche, come si nota nella Fantasia dionisiaca, ispirata a La nascita della tragedia dallo spirito della musica di Nietzsche e nel Barbarossa, ispirato alla saga dell'imperatore Federico I, il quale si risveglia da secoli di sonno per liberare il suo popolo oppresso.

La sua opera Wieland der Schmied ("Wieland il fabbro"), invece, è l'elaborazione sinfonica di un libretto inedito di Wagner.

Si ricordano anche il poema sinfonico La sinfonia della natura, il più esteso del compositore, che elabora impressioni di alta montagna e culmina in un grande coro finale su versi di Goethe e le Variazioni orchestrali Aufklänge, che descrivono sentimenti di gioia di un padre davanti alla culla del suo bambino.

Dopo quest'ultima opera, Hausegger, a soli 45 anni, abbandonò quasi totalmente la composizione, scrivendo sporadicamente breve musica vocale e dedicandosi principalmente alla direzione d'orchestra.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Poema sinfonico "Sinfonia della natura" per grande orchestra e coro


Poema sinfonico "Fantasia dionisiaca" per orchestra


Poema sinfonico "Wieland il fabbro" per orchestra


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, Die Freie Enzyklopādie, Siegmund von Hausegger [online]. Ultimo accesso: 22 novembre 2023. Disponibile presso: https://de.wikipedia.org/wiki/Siegmund_von_Hausegger

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