FELICE ANERIO


Felice Anerio nacque verso il 1560 o il 1564-1565 a Roma. Fu, probabilmente, iniziato all'arte musicale dal padre Maurizio, musico di "Castel Sant'Angelo" e suonatore di trombone della chiesa di San Luigi dei Francesi.

Si sa anche che fu affidato dal padre per sei anni al capitolo di Santa Maria Maggiore per far parte della cappella musicale come bambino del coro. Nel 1575, invece, divenne soprano tra i ragazzi del coro della cappella Giulia in San Pietro, divenendo successivamente contralto.

Nel 1589 fu nominato maestro di cappella della "Vertuosa Compagnia de' musici di Roma", per la quale compose numerose opere ecclesiastiche. Fu anche compositore della cappella pontificia, succedendo a Palestrina nel 1594.

Morì nel 1614 nella sua città natale.

Fu un seguace della più pura tradizione palestriniana, tanto che le opere Adoramus te Christe e lo Stabat Mater a tre cori furono per lungo tempo attribuite a Palestrina. 

Assieme al fratello Giovanni Francesco, fu una delle maggiori personalità della scuola romana, lasciando "molti madrigali e molte bell'opere nella nostra custodia che servono giornalmente".

Rispetto alle più grandi creazioni palestriniane, le composizioni di Anerio non sono così profonde, anche se però raggiungono un intenso significato espressivo. 

Il suo stile è simile a quello di Monteverdi e di Bernardino Nanno poiché, nelle ultime composizioni plurivocali, nonostante la presenza contrappuntistica, si risente l'influsso della nuova tendenza monodica. 

Al nuovo stile si consacrano già i suoi madrigali profani, le sue canzonette e le sue composizioni per voci e basso d'organo Tra queste ultime, si ricordano le 27 composizioni laudistiche a 4, 6 e 8 voci con basso per organo.

Poche sono le raccolte di musica profana di Anerio, tuttavia molti suoi madrigali e canzonette si ritrovano in diverse raccolte di eccellentissimi autori, edite tra il 1585 e il 1622.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Graduale "Christus factus est à 4", dalla "Messa per la Domenica delle Palme"


Magnificat Secundi Toni à 8


Mottetto "O Jesu Mi Dulcissime"


Inno "Alleluja! Christus surrexit"


Madrigale "I lieti amanti e le fanciulle tenere"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Pannella, Liliana (1961), ANERIO, Felice in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 [online]. Ultimo accesso: 29 novembre 2023. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/felice-anerio_%28Dizionario-Biografico%29/

Commenti