GEORGE ELVEY

Sir George Job Elvey nacque nel 1816 a Canterbury (Regno Unito), figlio di John Elvey. Da giovane, fu ammesso come corista alla cattedrale locale, sotto la guida di Highmore Skeats.

Nel 1830 andò a vivere con il fratello Stephen a Oxford, dove completò la sua educazione musicale insieme a lui e, in seguito, studiò alla "Royal Academy of Music" con Cipriani Potter e William Crotch.

Prima dei 17 anni, Elvey divenne un organista esperto, lavorando brevemente presso Christ Church, Magdalene e New College. Nel 1834 fu premiato con la medaglia d'oro di Gresham per il suo inno Bow down Thine ear, Lord.

Nel 1835 divenne organista alla St. George Chapel di Windsor e, tre anni dopo, si immatricolò al New College, laureandosi successivamente in musica. Per il suo esame finale, presentò il suo oratorio La Resurrezione e l'Ascensione, eseguito dalla "Sacred Harmony Society" a Exeter Hall nel 1838 e poi anche a Boston e a Glasgow.

Nel 1840, con una speciale dispensa del rettore dell'università, Elvey ottenne il dottorato in musica due anni in anticipo, presentando al suo esame finale l'inno Le vie di Sion piangono. Due inni con accompagnamento orchestrale, The Lord is King e Sing, Heavens furono, rispettivamente, scritti per il Festival di Gloucester (1853) e per quello di Worcester (1857).

Delle sue opere più note, composte tra il 1856 e il 1860, si ricordano quelle scritte per le funzioni speciali alla cappella di San Giorgio. In occasione della morte del principe Alberto (1861), Elvey scrisse gli inni funebri The Souls of the Righteous ("Le anime dei giusti") e Blessed are the Dead ("Beati i morti").

Per il matrimonio del principe di Galles (1863) scrisse, invece, l'inno per organo e orchestra Sing unto God, mentre per il matrimonio della principessa Luisa (1871) compose una marcia festosa che divenne presto popolarissima.

Divenne cavaliere nel 1871, mentre nel 1882 partecipò al matrimonio del principe Leopoldo nella cappella di San Giorgio, ultimo evento pubblico al quale presiedette. Nello stesso anno, si dimise dalla carica di organista.

Dopo alcuni anni di ritiro, morì nel 1893 alle Towers, nel Windlesham (Regno Unito).

Come compositore, scrisse molta musica sacra. Oltre agli inni citati, si ricordano i canti Cantate Domino e il Deus misereatur in Re maggiore, le sue composizioni più popolari. Scrisse anche 15 canzoni, un'Introduzione e una Gavotta per pianoforte e violino, oltre a quattro pezzi pianistici.

Le sue opere, quasi tutte ecclesiastiche, comprendono 2 oratori, molti inni e servizi, canti di salmi e alcuni pezzi per organo. La sua opera più famosa in quest'ambito è l'inno Diademata, sul quale sono comunemente incisi Crown Him with Many Crowns e Soldiers of Christ, Arise. 

Anche l'inno Venite, popolo riconoscente, venite, sulla melodia St. George Windsor, infine, è eseguito molto frequentemente nella liturgia odierna.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Inno "Rejoice, in the Lord" (Riuniti, nel Signore)


Inno "Arise and Shine" (Sorgi e Splendi)


Inno "Crown Him with Many Crowns" (Incoronalo con molte corone)


Inno "Daughters of Jerusalem" (Figlie di Gerusalemme)


Inno "Jesus, Your Blood and Righteousness" (Gesù, il tuo sangue e la tua rettitudine)


Inno "Come Ye Thankful People" (Vieni Popolo Riconoscente)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, George Elvey [online]. Ultimo accesso: 22 maggio 2023. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/George_Elvey

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