GUGLIELMO MATTIOLI

Guglielmo Mattioli nacque nel 1857 a Reggio Emilia, figlio del cuoco Antonio Mattioli e di sua moglie Giuseppa Bonaretti.

Durante l'infanzia, il giovane rivelò un precoce interesse musicale e, nonostante una mutilazione del mignolo della mano destra, iniziò a studiare il pianoforte, dapprima all'orfanotrofio comunale e, in seguito, presso la scuola civica di musica.

I buoni risultati ottenuti gli consentirono di lavorare come organista in alcune chiese cittadine. Attratto dalla composizione, scrisse il suo primo Capriccio sinfonico per pianoforte, pur non conoscendo le regole basilari dell'armonia.

Grazie a una borsa di studio, riuscì a studiare contrappunto con Aldo Busi a Bologna e ad affinare le sue conoscenze organarie con il liutaio Adriano Verati. 

Nel 1881 si diplomò in composizione e si aggregò alla locale Accademia filarmonica, dopodiché rientro nella sua città natale, lavorandovi per un quindicennio come insegnante, compositore e collaudatore di organi.

L'anno successivo, Mattioli divenne docente di canto, composizione e pianoforte alla scuola civica di musica e, nel triennio 1886-1888, riuscì ad aprire una scuola d'organo nell'istituto per i ciechi.

Nel 1887, il compositore sposò la nobildonna Lavinia Villani, dalla quale ebbe tre figli e, nello stesso periodo, si dedicò febbrilmente all'attività compositiva. 

Nel 1894, all'età di 37 anni, ritornò al liceo musicale di Bologna, conseguendovi a pieni voti il diploma di organo e, l'anno successivo, fu nominato professore d'organo al conservatorio di musica di Parma.

L'anno dopo, però, abbandonò l'incarico per trasferirsi al liceo musicale di Pesaro, dove insegnò contrappunto, fuga e composizione, ricoprendo anche l'incarico di vicedirettore.

Nel 1901, invece, si trasferì a Bergamo, dove lavorò come direttore della cappella musicale di S. Maria Maggiore e dell'istituto musicale G. Donizetti, riuscendo a migliorare notevolmente la qualità artistica di entrambe le istituzioni e guadagnando notevoli apprezzamenti.

In questi anni, Mattioli compose l'"episodio lirico in un atto con intermezzo sinfonico" Patria (1903) e l'oratorio L'Immacolata (1904) per soli, doppio coro e orchestra, dedicandosi, tra l'altro, anche all'organo e all'insegnamento.

A questo periodo, risalgono due studi sull'arte campanaria reggiana e le due raccolte liturgiche organistiche Trenta pezzi di media difficoltà op. 163 Sedici pezzi facilissimi op. 165.

Morì nel 1924 a Bologna.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Missa in Si bemolle maggiore


"Toccata brillante" per organo


"Preludio in La minore" per organo


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Rodolfi, Sauro (2008), MATTIOLI, Guglielmo in Dizionario Biografico degli Italiani [online]. Ultimo accesso: 10 febbraio 2025. Disponibile presso: https://www.treccani.it/enciclopedia/guglielmo-mattioli_%28Dizionario-Biografico%29/

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