ALICE MARY SMITH

Alice Mary Smith nacque nel 1839 a Londra. Fin da piccola, mostrò attitudine per la musica e prese lezioni private da William Sterndale Bennett e George Alexander Macfarren, pubblicando la sua prima canzone nel 1857.

Nel 1867, anno del suo matrimonio con l'avvocato Frederick Meadows White, fu eletta "Female Professional Associate" della Royal Philarmonic Society, mentre nel 1884 fu eletta membro onorario della Royal Academy of Music.

Nello stesso anno, dopo un periodo di malattia in cui si recò all'estero per cercare di guarire, morì di febbre tifoidea a Londra.

Fu una compositrice prolifica, scrivendo per molti ensemble. Tra le sue composizioni cameristiche, si ricordano 4 quartetti per pianoforte, 3 quartetti per archi e una sonata per clarinetto (1870), forse il primo esempio britannico del genere. 

Le sue composizioni orchestrali, invece, comprendono 6 ouverture da concerto e 2 sinfonie. La prima sinfonia, in Do minore, fu scritta all'età di 24 anni ed eseguita dalla Musical Society di Londra nel 1863, mentre la seconda, in La minore, fu scritta per il concorso di "Alexandra Palace" del 1876, ma non fu mai presentata.

Smith compose anche due grandi pezzi per il teatro, ossia l'operetta Gisela of Rüdesheim (1865) per coro, orchestra e solisti e The Masque of Pandora (1875), la cui orchestrazione non fu mai completata.

La produzione di Smith annovera anche una delle maggiori raccolte di musica corale sacra di una donna compositrice, includendo 6 inni, 3 cantici (e l'inizio di un quarto) e la breve cantata Exile, basata su episodi dell'Ester di Jean Racine.

I suoi inni Whoso hath this world's goods e By the waters of Babylon furono eseguiti a St. Andrew's, a Wells Street da Sir Joseph Barnby nel 1864, diventando il primo caso registrato di musica di una donna compositrice a essere usata per le liturgie della Chiesa d'Inghilterra.

Scrisse anche diverse cantate, tra le quali Ode to the North-East Wind per coro e orchestra, Ode to The Passions (1882) e due cantate maschili, composte negli ultimi due anni della sua vita.

Tra le sue 40 canzoni, infine, si ricordano il duetto vocale O that we two were maying e l'ambientazione Lessons of the Gorses (1883).


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Sonata per clarinetto e pianoforte


"Sinfonia n° 1 in Do minore" per orchestra


"Unhappy Sion" (Infelice Sion), dalla cantata "Exile" (Esilio)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, The Free Encyclopedia, Alice Mary Smith [online]. Ultimo accesso: 20 giugno 2024. Disponibile presso: https://en.wikipedia.org/wiki/Alice_Mary_Smith

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