ANTONIO ILLERSBERG


Antonio Illersberg nacque nel 1882 a Trieste. Rimasto orfano in giovanissima età, fu ricoverato all'Istituto dei Poveri, dove dimostrò subito il suo precocissimo talento musicale, facendo parte della banda dell'istituto, suonando tutti gli strumenti e componendo marce, ballabili e pezzi di genere.

Il podestà della città lo notò e decise di affidarlo al maestro Giuseppe Rota e, visti gli ottimi risultati, nel 1908 entrò al Conservatorio di Bologna con una borsa di studio e qui studiò con Giuseppe Martucci.

Ritornato a Trieste, Illersberg insegnò armonia, composizione e canto presso il conservatorio locale, svolgendo anche un'intensa attività di direzione corale. 

Morì nel 1953 nella sua città natale.

Fu considerato uno dei maggiori esponenti della scuola compositiva triestina. Scrisse alcune opere teatrali e sinfoniche, ma anche composizioni corali sacre e profane. Fu, inoltre, uno dei primi compositori italiani a dedicarsi significativamente all'elaborazione di temi popolari per coro a voci miste e virili.

Tra l'altro, Illersberg revisionò e trascrisse molta musica antica, specialmente di autori italiani del XVII e del XVIII secolo. Talvolta, scrisse brani in stile antico che, ironicamente, firmò con lo pseudonimo "Montilario" (traduzione maccheronica del suo cognome dal tedesco).

Stilisticamente, la sua musica rimase confinata al tardo romanticismo. Sono riscontrabili influenze di Brahms e di Strauss, specialmente nei lavori teatrali (come l'opera Trittico) e sinfonici (come la Sinfonia in Si bemolle maggiore e il Concerto per violino e orchestra).


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

"Sinfonia n° 1 in Si bemolle maggiore" per orchestra


"Variazioni e fuga su un tema di Corelli" per violino e orchestra


"Gnissun xe più in contrada!", finale dell'opera "La strada e la stele"


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, L'Enciclopedia Libera, Antonio Illersberg [online]. Ultimo accesso: 23 giugno 2024. Disponibile presso: https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Illersberg

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