CHRISTOPH ERNST FRIEDRICH WEYSE

Christoph Ernst Friedrich Weyse nacque nel 1774 ad Altona (Danimarca), dall'erborista ed ex capitano della città Werner Ernst Weyse e da Margaretha Elisabeth Heuser.

Il nonno materno di Weyse, Bernhard Christoper Heuser, appassionato di musica, scoprì il talento musicale del piccolo Christoph e gli diede lezioni di violino e pianoforte a partire dal 1782.

Senza conoscere molta teoria musicale, all'età di 13 anni, Weyse compose alcune canzoncine e trii per pianoforte, accorgendosi della sua grande capacità di improvvisazione allo strumento.

Poco dopo la cresima, la madre morì e il suo patrigno lo mandò come apprendista da un mercante, ma quest'ultimo si accorse che il ragazzo era poco portato per quel mestiere. Fu così che il ragazzo incontrò un giorno lo scrittore musicale e professore Carl Friedrich Cramer, che lo indirizzò sulla strada della musica e gli consigliò di andare a Copenaghen. 

Lì studiò con J. A. P. Schulz, che lo istruì nella teoria elementare dell'armonia, gli diede alcuni corali da suonare al basso, ecc., oltre a mantenerlo economicamente e a ospitarlo presso la sua abitazione. Nel 1790, Schulz visse a Frederikdal, dove Weyse compose una grande fantasia e una sonata che piacquero al suo maestro e recitò anche a un concerto di corte. 

Schulz consigliò a Weyse due nuovi maestri: il maestro di concerto Johan Henrik Christian Tiemroth (da cui imparò il violino) e il maestro di canto Hardenack Otto Conrad Zinck (da cui imparò l'organo).

Weyse, che spesso suonava i concerti per pianoforte di Mozart e improvvisava in club musicali privati, divenne noto come eccellente pianista e, nel 1793, con l'aiuto di Schulz, divenne organista nella chiesa riformata, incarico che mantenne fino al 1805, quando fu trasferito alla Frue Kirke.

La sua prima opera pubblicata fu i sei Allegri di bravura (1793), a cui seguirono sette sinfonie, composte tra il 1795 e il 1799. Nel 1796, fece la sua prima apparizione pubblica come pianista in un concerto al Royal Theatre, ma smise di esibirsi in pubblico nel 1802.

La conoscenza di Kunzen e della moglie cantante portò Weyse a studiare la natura del canto e a dedicarsi ancora di più alla composizione vocale. Fu anche istruttore di musica per le figlie del ricco mercante Tutein. 

Nel 1807 completò la sua opera canora Sovedrikken, rappresentata due anni dopo con enorme successo. Nel 1814 compose La caverna di Ludlam, rappresentata anch'essa due anni dopo. 

Stancatosi del teatro, passò a eseguire cantate per le grandi feste ecclesiastiche e a comporre opere estive. Ritornò successivamente al lavoro drammatico con Una fiaba nei giardini di Rosenborg, che riscosse grande successo. Il suo ultimo lavoro teatrale fu l'opera romantica The Feast at Kenilworth (1836), su testo di Hans Christian Andersen. 

Dal 1802 non apparse più al pubblico come pianista, ma solo come ospite celebre presso vari circoli sociali. Solo l'incontro con il virtuoso del pianoforte boemo Ignaz Moscheles (in visita a Copenaghen nel 1829), gli fece cambiare idea e decise di ringraziarlo dedicandogli l'Allegro di bravura in La minore, op. 50.

Nello stesso anno, scrisse anche i famosi Otto studi op. 51 per la pianista Josephine Tutein, figlia del maestro di canto Giuseppe Siboni e nel 1837 i Quattro studi op. 60, "Nic. Gerson".

Weyse fu anche un prolifico compositore ecclesiastico: il suo inno al testo Den signede Dag di Grundtvig (1826), scritto in occasione del Millenario dall'introduzione del Cristianesimo in Danimarca, si colloca tra i primi posti dei corali più eseguiti odiernamente. 

Invece, la bellissima canzone nuziale Grundtvig, It is so lovely to be together fu composta per celebrare le nozze d'argento di L. Manthey (1833). 

La sua prima cantata fu eseguita nel 1817 nella chiesa di Trinitatis in occasione del 300° anniversario della Riforma. Successivamente, compose la sua seconda cantata, Rejoice in Zion, per le feste natalizie e la cantata passionale Almagt (1819).

Al 1820, risale la Cantata di Pentecoste, seguita dala cantata pasquale Ave e dalla cantata di capodanno L'eono nasce (1821). Nel 1829, in occasione della consacrazione della nuova chiesa di Nostra Signora, Weyse, insieme a Ove Malling, compose la cantata The God of Praise. 

Oltre alle composizioni vocali sopra menzionate, Weyse scrisse anche diverse composizioni minori, come Duftende Enge og kornrige Vange (1820), Der er et Land, dets Sted er hög mod Norden (1826), Hvor Bølgen larmer laut fra Sø (1837), oggi diventate vere e proprie canzoni patriottiche.

Si ricordano anche le canzoni didattiche Natten er så stille e Ton søde Strænge, la canzone su Willemoes, Dejlig er den Himmel blå e altre. Si occupò, infine, dell'arrangiamento e dell'armonizzazione di 100 vecchie melodie di canzoni popolari. 

Morì nella notte tra il 7 e l'8 ottobre 1842, a Copenaghen.


BRANI CONSIGLIATI PER L'ASCOLTO

Sinfonia n° 5 in Mi bemolle maggiore


Ouverture dell'opera "Sovedrikken" (La pozione per dormire)


Cantata di Pasqua n° 1 "Hil dig, hil dig, livets morgenrøde" (Salve, salve, alba della vita)


"Allegro di bravura in Re minore" dalla raccolta "6 Allegri di bravura, op. 1 n° 2"


Cantata di Natale n° 3 "Jubler, o jubler i salige toner" (Gioire, o gioire con toni beati)


FONTI BIBLIOGRAFICHE

Wikipedia, Den frie encyklopædi, C. E. F. Weyse [online]. Ultimo accesso: 23 settembre 2022. Disponibile presso: https://da.wikipedia.org/wiki/C.E.F._Weyse












Commenti